Articoli filtrati per data: Dicembre 2024

Cos’è la pensione integrativa?

La pensione integrativa è una forma di risparmio che si aggiunge alla pensione erogata dal sistema pubblico. È una forma di previdenza complementare che ha come finalità quella di garantire risorse sufficienti per mantenere un tenore di vita adeguato anche dopo aver smesso di lavorare

Ma cosa si intende esattamente per pensione integrativa?

Questa è essenzialmente una forma di previdenza complementare.

La previdenza complementare è una forma di previdenza privata e volontaria che si aggiunge a quella obbligatoria, ma non la sostituisce.

Aderire alla previdenza integrativa significa accantonare regolarmente in una forma pensionistica complementare (fondo pensione negoziale, fondo pensione aperto, PIP) una parte dei tuoi risparmi durante la vita lavorativa per ottenere una pensione che integri quella di base, cioè quella corrisposta dagli enti di previdenza obbligatoria come l’INPS e le casse professionali.

Chi può aderire a forme di previdenza complementare?

La risposta è abbastanza semplice: alla previdenza complementare possono aderire praticamente tutti:

  • lavoratori dipendenti del settore privato;
  • lavoratori dipendenti del settore pubblico;
  • lavoratori autonomi (artigiani e commercianti);
  • liberi professionisti;
  • lavoratori con contratti atipici (come i lavoratori occasionali);
  • pensionati (ma devono aderire almeno un anno prima del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia);
  • soggetti fiscalmente a carico (ad esempio coniuge e figli del lavoratore);
  • soggetti che non svolgono un’attività lavorativa.
  • Questa è un'altra importante differenza rispetto alla previdenza obbligatoria, che comporta il versamento dei contributi soltanto da parte di chi svolge un'attività lavorativa non occasionale.

     

    Come funziona la deduzione fiscale dei fondi pensione?

    Tra le deduzioni fiscali previste in Italia figura anche quella relativa ai contributi versati al fondo pensione, che si ottiene fin dal primo anno di adesione e per tutti gli anni successivi, finché l’aderente versa i propri contributi al fondo.

    Nello specifico, i contributi versati possono essere dedotti annualmente fino al limite massimo di 5.164,57 euro.

    Proviamo a chiarire il concetto, riportando di seguito l’esempio di un lavoratore in possesso dei seguenti requisiti:

    • reddito imponibile pari a 30.000 euro;
    • contributi al fondo pensione versati nell’anno pari a 4.000 euro.

    Gli scaglioni IRPEF sono i seguenti:

    • aliquota al 23%, fino a 28000 euro;
    • aliquota al 35%, tra i 28.001 e i 50.000 euro;
    • aliquota al 43%, oltre i 50.000 euro.

    Nel caso del nostro lavoratore, grazie alla deduzione vedrà passare il suo reddito imponibile da 30.000 a 26.000 (sottraendo i 4.000 euro di contributi), risparmiando imposte che vengono "rimborsate" tramite il modello 730.

    Aspevi Acli ha predisposto un’efficace e conveniente proposta per un Piano Individuale Pensionistico che permette l’erogazione di una pensione complementare.

    Per informazioni senza impegno potete contattarci tramite:

     

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    3456259877

     

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    Se sei andato in pensione ma hai continuato a lavorare, sai che puoi richiedere il supplemento e aumentare l’importo della tua pensione? Si tratta di un’opportunità che ti permette di valorizzare i contributi versati dopo il pensionamento, ricalcolando la tua pensione in base alla situazione aggiornata. 

    Il supplemento di pensione è un incremento della propria pensione in pagamento che viene liquidato a coloro che hanno effettuato il versamento di contributi anche in periodi successivi alla data di decorrenza di percezione del trattamento pensionistico. Il supplemento di pensione avviene solo a domanda. 

    Il Patronato Acli ti offre una consulenza personalizzata per valutare la tua situazione e inviare la domanda all’INPS. 

    Per ottenere il supplemento, devi fare domanda in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni dalla data del pensionamento. Non è previsto un periodo minimo o massimo di lavoro dopo la pensione, ma è importante sapere che il supplemento non prevede il pagamento di importi arretrati, quindi conviene richiederlo al momento più opportuno. 

    Come fare per verificare se hai diritto al supplemento e come richiederlo? Ti basta contattare il Patronato Acli, che ti offre una consulenza personalizzata per valutare la tua situazione e inviare la domanda. Puoi fissare un appuntamento in autonomia, direttamente dal sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento, oppure contattare la sede più vicina del Patronato Acli. 

    Il Patronato Acli è al tuo fianco per aiutarti a tutelare i tuoi diritti. 

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    Lunedì, 16 Settembre 2024 07:29

    Agevolazioni prima casa

    IMPORTANTI NOVITA’ PER CHI ACQUISTA CASA

    UNA SERIE DI AGEVOLAZIONI PER FAVORIRE CHI COMPERA LA PRIMA CASA DI ABITAZIONE

     Essere proprietari della casa in cui si abita è la prima aspirazione, soprattutto delle giovani coppie e in genere di quanti vogliono dare stabilità alla propria condizione sociale e lavorativa.

    Nel momento in cui riparte il mercato immobiliare con la riduzione dei tassi di interesse, arrivano importanti agevolazioni per chi compie questo passo importante e impegnativo.

    Si tratta della riduzione dell’imposta di registro (o dell’IVA se si acquista da imprese), esonero della imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie, detrazione dall’IRPEF degli interessi passivi sui mutui ipotecari.

    Condizione essenziale è che si tratti della casa in cui si risiede o nella quale si porti la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto.

    Sono comunque escluse le abitazioni di lusso ed è utile dichiarare per l’acquisto il valore catastale, evitando verifiche, sanzioni e perdita dei benefici.

     

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    Martedì, 03 Settembre 2024 06:56

    Pensione di vecchiaia: non lasciare nulla al caso

    Se stai pensando di andare in pensione di vecchiaia, devi sapere che ci sono dei requisiti anagrafici e contributivi da rispettare. Inoltre, è importante controllare che il tuo estratto conto contributivo sia corretto e aggiornato, per evitare ritardi o problemi nella liquidazione della tua pensione. 

    Verifica i tuoi requisiti e la tua posizione contributiva con il Patronato Acli 

    Per la pensione di vecchiaia, devi avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi, puoi chiedere la pensione di vecchiaia con almeno 15 anni di contributi, se hai versato prima del 31 dicembre 1992 o se sei stato autorizzato ai versamenti volontari prima di quella data. 

    Questi requisiti non sono cambiati nel 2024, ma potrebbero variare in futuro. Per questo, è bene informarsi per tempo e verificare la tua situazione previdenziale con l’aiuto di un consulente previdenziale. 

    Il Patronato Acli è a tua disposizione per offrirti una consulenza personalizzata e gratuita. Ti aiuteremo a esaminare il tuo estratto conto contributivo, a correggere eventuali errori o lacune, a valutare le tue opzioni e a presentare la domanda di pensione all’INPS, nel modo più semplice e sicuro. 

    Non lasciare nulla al caso: prenota ora il tuo appuntamento con il Patronato Acli, direttamente dal sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento, o contattaci presso la sede più vicina. Ti aspettiamo! 

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    Giovedì, 29 Agosto 2024 12:28

    Buono libri a.s. 2024/2025

    Contributo regionale “Buono-Libri e Contenuti didattici alternativi” (L. 23/12/1998, n. 448, art. 27)

    Si informa che le domande per la concessione di contributi per fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo e contenuti didattici alternativi dovranno essere compilate ed inviate ai Comuni via web dal 16 settembre 2024 ed entro il 18 ottobre 2024 alle ore 12.00.

    Il contributo è rivolto alle studentesse e agli studenti residenti in Veneto che nell’anno scolastico 2024-2025 frequentano una scuola secondaria di secondo grado e che appartengono ad un nucleo familiare con ISEE 2023 da euro 0 a euro 15.748,78.

    Acli Service Vicenza può aiutarti a fare il modello ise. Clicca qui per vedere i documenti necessari. 

    Il buono è concesso per le spese sostenute per l’acquisto o il comodato di:

    1. libri di testo indicati dalle istituzioni scolastiche e formative nell’ambito dei programmi di studio;
    2. elaborati didattici (ad esempio: dispense, ricerche, programmi costruiti specificamente), scelti dalla scuola;
    3. ausili indispensabili alla didattica (ad esempio audio-libri per non vedenti).

    Sono sempre escluse le spese per l’acquisto di dizionari, strumenti musicali, materiale scolastico e dotazioni tecnologiche (cancelleria, calcolatrici, stecche, computer, tablet, telefoni cellulari ecc.).

    Per chiarimenti relativi alla compilazione e alla spedizione delle domande è possibile consultare il sito della Regione Veneto al seguente link: http://buonolibri.collaudo.regione.veneto.it/

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    Giovedì, 29 Agosto 2024 12:18

    Mese del Creato 2024

    Anche quest’anno la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Vicenza ha preparato alcune schede liturgiche che ci accompagnano nelle domeniche dal 1° settembre al 4 ottobre, giorno in cui alle 20:30 si terrà la Veglia Ecumenica sulla Cura del Creato, presso la basilica di Monte Berico di  Vicenza. Siamo tutti invitati a riflettere su alcune parole evocative: Custodia, Conversione, Comunità, Cura, Cambiamento.

    L’impegno della domenica appena passata era quello di “...agire mediante buone pratiche di custodia verso tutto il creato con tutte le sue creature (evitare lo spreco di acqua, limitare l’uso dell’automobile, cura del verde…) ma anche condividile per contagiare gli altri nel fare il bene.

    ” Per scoprire gli altri impegni potete scaricare le Schede Liturgiche qui: 

    https://www.diocesivicenza.it/wp-content/uploads/sites/2/2024/08/Schede-Liturgiche-Tempo-del-Creato-2024.pdf 

    mentre questo è il collegamento alla pagina della Diocesi con tutti gli altri documenti preparatori: 

    https://www.diocesivicenza.it/spera-e-agisci-con-il-creato/

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    L’Assegno Sociale è una prestazione assistenziale INPS che spetta a chi ha compiuto 67 anni di età e si trova in condizioni economiche disagiate. Non dipende dal versamento dei contributi e può essere richiesto da cittadini italiani, comunitari o extracomunitari residenti in Italia.  

    Il Patronato Acli ti offre una consulenza gratuita e personalizzata per accedere a questa prestazione assistenziale.  

     

    Quali sono i requisiti per averlo  

    Per avere diritto all’Assegno sociale devi soddisfare questi requisiti:  

    • avere compiuto 67 anni di età;  
    • essere cittadino italiano o di uno degli Stati dell’Unione Europea, oppure extracomunitario con permesso di soggiorno CE-SLP;  
    • risiedere in Italia da almeno dieci anni consecutivi;  
    • avere un reddito annuale inferiore a 6.947,33 euro se sei solo, o a 13.894,66 euro se sei coniugato.  

    L’importo dell’Assegno Sociale per il 2024 è di 534,41 euro al mese per tredici mensilità. Se hai un reddito inferiore alla soglia, ma non nullo, riceverai una somma ridotta pari alla differenza tra l’importo intero e il tuo reddito. Se superi la soglia, perderai il diritto all’Assegno.  

     

    Come e quando fare domanda  

    Il pagamento dell’Assegno sociale inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Quindi, non aspettare l’ultimo mese utile, fai domanda il prima possibile, fatti consigliare sui tempi e modalità dal Patronato Acli. 

    Per fare domanda puoi rivolgerti al Patronato Acli, che ti offrirà una consulenza gratuita e personalizzata. I nostri operatori ti aiuteranno a compilare e inviare la domanda in via telematica all’INPS, verificando la tua situazione e i tuoi diritti.  

     

    Vai al Patronato Acli  

    Cerca la sede più vicina a te cliccando qui e recati presso i nostri sportelli, trovi le nostre sedi direttamente dal nostro sito web, nella sezione Trova la sede a più vicina.  

    Non perdere tempo, il Patronato Acli è al tuo fianco per garantirti il tuo diritto all’Assegno sociale INPS

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    AMPLIATI I MARGINI OPERATIVI E LA POSSIBILITÀ DI CONFERIRE INCARICHI LAVORATIVI AGLI ASSOCIATI

    Nell’aprile scorso è stato approvato in via definitiva un pacchetto di modifiche e integrazioni al Codice che regola l’ iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS).

    Le novità sono particolarmente interessanti per le associazioni sportive dilettantistiche (che promuovono la pratica sportiva tra i giovani); nei nostri comuni esse rappresentano una risorsa anche per la gestione degli impianti sportivi: per questo impegno potranno usufruire di un regime fiscale agevolato.

    Nel complesso sono stati rivisti i limiti di bilancio ai fini della rendicontazione e della nomina degli organi di controllo, portando quindi ulteriori elementi di stabilizzazione per un settore che rappresenta una risorsa preziosa per la società.

     

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    Cos’è la detrazione sulle spese per l’affitto

    La detrazione sulle spese per l’affitto spetta pro quota a ciascuno degli intestatari del contratto e può determinare una riduzione delle imposte da versare o un rimborso anche in caso di incapienza d’imposta. Questa detrazione non può essere goduta da chi già percepisce contributi o da chi risiede in un alloggio ITEA.

    Chi ha diritto a portare la spesa per l’affitto in detrazione?

    Ci sono 4 diversi casi:

    1. Inquilini a basso reddito con contratto in libero mercato (4+4):
      di 300 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
      di 150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma inferiore alla soglia di 30.987,41euro.
    2. Inquilini che hanno sottoscritto un contratto a canone concordato (3+2):
      di 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera la soglia di 15.493,71 euro;
      di 247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro, ma inferiore alla soglia di 30.987,41 euro.
    3. Giovani tra i 20 e i 30 anni:
      spetta una detrazione pari al 20% del canone annuo fino ad un massimo di 2000 euro per i primi quattro anni di locazione, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro.
    4. Chi ha trasferito la residenza per motivi di lavoro:
      di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro;
      di 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.
      Per usufruire di questa detrazione il lavoratore deve aver trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo ed il nuovo comune si deve trovare ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. La detrazione, può essere fruita nei primi tre anni in cui è stata trasferita la residenza.

    Detrazione per studenti universitari fuori sede che frequentano atenei situati in Comuni diversi da quello di residenza

    La detrazione spetta anche per gli studenti universitari fuori sede che frequentano atenei situati in Comuni diversi da quello di residenza, nella misura del 19% ed è calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro, se gli immobili oggetto di locazione si trovano nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi.

    Gli immobili, inoltre, devono essere distanti almeno 100 km dal comune di residenza e comunque in una provincia diversa. La detrazione si applica anche agli studenti che frequentano corsi di laurea negli stati dell’Unione Europea, nonché ai contratti stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.

    Guarda come prenotare un appuntamento e verifica il nostro elenco documenti!

    Per maggiori informazioni www.aclivicenza.it

     

     

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    Se stai pensando di andare in pensione di vecchiaia, devi sapere che ci sono dei requisiti anagrafici e contributivi da rispettare. Inoltre, è importante controllare che il tuo estratto conto contributivo sia corretto e aggiornato, per evitare ritardi o problemi nella liquidazione della tua pensione. 

    Verifica i tuoi requisiti e la tua posizione contributiva con il Patronato Acli 

    Per la pensione di vecchiaia, devi avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi, puoi chiedere la pensione di vecchiaia con almeno 15 anni di contributi, se hai versato prima del 31 dicembre 1992 o se sei stato autorizzato ai versamenti volontari prima di quella data. 

    Questi requisiti non sono cambiati nel 2024, ma potrebbero variare in futuro. Per questo, è bene informarsi per tempo e verificare la tua situazione previdenziale con l’aiuto di un consulente previdenziale. 

    Il Patronato Acli è a tua disposizione per offrirti una consulenza personalizzata e gratuita. Ti aiuteremo a esaminare il tuo estratto conto contributivo, a correggere eventuali errori o lacune, a valutare le tue opzioni e a presentare la domanda di pensione all’INPS, nel modo più semplice e sicuro. 

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