Articoli filtrati per data: Settembre 2024

“Giovani, mobilità geografica e diritto al lavoro. Il caso italiano” è il tema dell’incontro promosso dalle ACLI di Vicenza aps in team con il Circolo ACLI Mussolente aps ed il Circolo ACLI Casoni aps, che avrà luogo mercoledì 24 maggio alle 20.30 al Salone d’onore dell’Oratorio San Rocco a Casoni di Mussolente (Vi) in Via Papa Giovanni XXIII 12, con relatori Andrea Luzi, direttore generale di Acli Service Vicenza srl e Massimo Giuseppe Zilio, consigliere provinciale ACLI di Vicenza aps.

“A fondamento delle Acli ci sono le tre grandi fedeltà: alla Chiesa, alla democrazia ed al mondo del lavoro, con una particolare attenzione verso chi ha bisogno. E con questa serata intendiamo puntare l’attenzione sulla fedeltà al mondo del lavoro – spiega il presidente delle Acli di Vicenza aps, Carlo Cavedon – in quanto c’è un grande bisogno di sensibilità rispetto ai lavoratori ed alla loro dimensione umana”.

Nel corso dell’incontro verranno presentati dei casi concreti e, in particolare Andrea Luzi, direttore generale di Acli Service Vicenza srl, profondo conoscitore della materia, anche per la sua già pluriennale esperienza in qualità di responsabile della Presidenza nazionale ACLI aps al Welfare e Reti di impresa e Presidente Nazionale Caf Acli srl, presenterà la propria esperienza ai partecipanti alla serata.

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“Le professioni del futuro saranno più tecniche e specialistiche e le competenze richieste saranno altrettanto complesse e variegate. E le transizioni in atto, a partire dalla pandemia da Covid-19, comporteranno un rilevante cambiamento delle skills e delle competenze ricercate sul mercato del lavoro. Per questo motivo diverranno sempre più importanti le competenze trasversali (skills cognitive, sociali), che affiancheranno quelle tecniche”. Con queste parole Massimo Giuseppe Zilio, consigliere provinciale delle ACLI di Vicenza aps è intervenuto il 18 maggio scorso a Breganze, in occasione dell’incontro sul tema “Quale lavoro dopo la pandemia da Covid 19? Le figure professionali richieste dal sistema produttivo vicentino”, che si inserisce nell’ambito della rassegna "I nuovi volti del Lavoro", promossa dalle ACLI di Vicenza aps e dal CIRCOLO ACLI DON PIERO CARPENEDO aps.

Qualunque sia il prodotto o il servizio che offre, quindi, un lavoratore dovrà competere con chi sa usare le nuove tecnologie, rimanere al passo con i tempi è, pertanto, indispensabile. Ed in un panorama aziendale incredibilmente affollato e competitivo, bisognerà sfruttare ogni possibilità per andare avanti.

Eppure, ci troviamo di fronte a delle contraddizioni. “Con un gran numero di persone non occupate – è emerso nel corso dell’incontro – le aziende dovrebbero avere più facilità ad assumere personale. La pandemia, però, ha radicalmente modificato le aspirazioni dei lavoratori in termini di settori ed ambienti di lavoro, così come le politiche delle imprese, e ciò rende non più applicabili i paradigmi con cui sono state interpretate analoghe situazioni nel passato”. 

La pandemia ha accelerato le diseguaglianze sociali. Ora si rende necessaria un'opera di qualificazione del lavoro: formazione di qualità, regolarità dei rapporti di lavoro, meno precarietà, minore flessibilità e maggiore stabilità del lavoro. 

Ma quali sono le figure più richieste oggi e quali saranno i professionisti più ricercati in futuro? “Senza dubbio – conclude Zilio - lo scenario che abbiamo di fronte, anzi che stiamo già vivendo, ci conferma una diffusione sempre maggiore del digitale e dell’intelligenza artificiale, tale da influenzare l’incontro tra domanda ed offerta e rivoluzionare le logiche del mercato, creando nuove esigenze e specializzazioni e, persino, modificando profondamente i criteri e le modalità di selezione del personale”.

A chiudere il ciclo di incontri, giovedì 8 giugno alle ore 20.30 in Sala Meridiana - Via G. Mazzini 42 a Breganze, sul tema: “Parità di genere nei luoghi di lavoro: una scelta di civiltà alla luce del PNRR. La situazione vicentina”, sarà Andrea Luzi, Direttore Generale di Acli Service Vicenza srl, profondo conoscitore della materia, anche per la sua già pluriennale esperienza in qualità di responsabile della Presidenza nazionale ACLI aps al Welfare e Reti di impresa e Presidente Nazionale Caf Acli srl.

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D: Ho visto il mio 730 precompilato ma non mi compaiono le spese di abbonamento al trasporto locale, né quelle mie né quelle dei miei figli a carico; come mai? Perderò la detrazione?

No, la detrazione non andrà persa ma semplicemente andrà modificato il modello precompilato aggiungendo l’onere dell’abbonamento pagato nel 2022 che poi ovviamente verrà detratto. Non è ancora tempo infatti perché le spese di trasporto pubblico vengano precompilate nei modelli dell’Agenzia: lo saranno obbligatoriamente a partire dall’anno d’imposta 2025 (quindi per le precompilate 2026 relative al 2025) e in via facoltativa per gli anni d’imposta 2023 e 2024 (precompilate 2024-2025). Quindi in pratica le società dei trasporti potranno (se vorranno) comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle spese di abbonamento in relazione agli anni 2023-2024, mentre saranno obbligati a comunicarli a partire dal 2025 (per avere assistenza sul 730 è possibile rivolgersi a CAF ACLI).

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“Quale lavoro dopo la pandemia da Covid 19? Le figure professionali richieste dal sistema produttivo vicentino” è il tema dell’incontro che avrà luogo giovedì 18 maggio alle 20.30 in Sala Meridiana - Via G. Mazzini 42 a Breganze, con relatore Massimo Giuseppe Zilio, consigliere provinciale delle ACLI di Vicenza aps.

L’incontro si svolge nell’ambito della rassegna "I nuovi volti del Lavoro", promossa dalle ACLI di Vicenza aps e dal CIRCOLO ACLI DON PIERO CARPENEDO aps. Ed i relatori coinvolti interverranno alle serate affrontando argomenti di estrema attualità ed analizzando com'è mutato il mercato del lavoro a seguito della pandemia da Covid-19.

“Il Covid-19, come un tornado, ha mutato gli scenari della società – spiega il presidente delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon – i lavoratori sono stati rimescolati come delle carte da gioco. Sono nate nuove modalità di svolgere antiche attività, è stato introdotto lo smart working, ridisegnando i luoghi di lavoro, le abitudini di vita e, naturalmente, le relazioni interpersonali con i colleghi. La digitalizzazione si è imposta nel giro di poco tempo, per l’esigenza di far fronte ad una situazione oggettiva in cui l’isolamento appariva come l’unica carta da giocare. Oggi dobbiamo fare i conti, nel bene e nel male, con questo nuovo scenario del mercato del lavoro, che offre opportunità non trascurabili, ma richiede anche una certa attenzione e consapevolezza nell’agire quotidiano”.

A chiudere il ciclo di incontri, giovedì 8 giugno alle ore 20.30 in Sala Meridiana - Via G. Mazzini 42 a Breganze, sul tema: “Parità di genere nei luoghi di lavoro: una scelta di civiltà alla luce del PNRR. La situazione vicentina”, sarà Andrea Luzi, Direttore Generale di Acli Service Vicenza srl, profondo conoscitore della materia, anche per la sua già pluriennale esperienza in qualità di responsabile della Presidenza nazionale ACLI aps al Welfare e Reti di impresa e Presidente Nazionale Caf Acli srl.

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L’assegno per l’anno 2023 è pari a 527,16 euro,spetta per 12 mensilità per un importo totale annuo pari a 6.325,92 euro, al pari delle altre provvidenze assistenziali, è esente da Irpef cioè non è tassato e non va dichiarato in denuncia dei redditi nè concorre alla determinazione del requisito reddituale previsto per l’attribuzione di altre prestazioni sociali o assistenziali erogate dallo stato. L’indennità viene erogata al “solo titolo della minorazione” cioè a prescindere dal requisito reddituale, personale, coniugale o familiare dell’avente diritto. 

La domanda 

I requisiti vengono accertati da una Commissione operante presso ogni Asl. Il verbale emesso viene poi verificato dall’Inps che può o meno convalidarlo per poi procedere anche ad un’ulteriore visita. Questo l’iter: richiedere la visita di accertamento (o aggravamento) dell’invalidità civile, quindi sia alla nascita che al momento dell’insorgere della disabilità; dopo aver ottenuto il certificato introduttivo dal proprio medico di famiglia si presenta telematicamente la domanda all’Inps; l’assegno viene corrisposto, in presenza dei requisiti sanitari, dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda amministrativa.

 

La cumulabilità della prestazione 

L’indennità non è cumulabile con analoghi trattamenti di accompagnamento concessi per invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio. 

L’indennità è cumulabile invece con tutti gli altri trattamenti assistenziali (in particolare con la pensione di inabilità civile che spesso viene erogata assieme all’accompagno se ricorre il necessario requisito reddituale) e previdenziali (pensioni dirette o indirette) erogate dagli enti di previdenza. La prestazione peraltro è compatibile altresì con lo svolgimento di attività lavorativa senza alcun limite di reddito. 

 

Le condizioni di erogabilità 

Sono esclusi dal diritto all’indennità di accompagnamento gli invalidi ricoverati gratuitamente in istituto di degenza, o per fini riabilitativi; il day hospital non è invece considerato ricovero è pertanto non influisce sull’erogazione dell’indennità di accompagnamento. Si ricorda che secondo la legge, per ricovero gratuito deve intendersi quello con retta o mantenimento a totale carico di un Ente pubblico. Di conseguenza l’indennità compete anche quando il contributo della Pubblica Amministrazione copra soltanto una parte della retta di ricovero.

 

Per la tua domanda 

Le sedi del Patronato ACLI sono a tua disposizione per un’assistenza e consulenza personalizzata, al fine di poter richiedere le prestazioni alle quali hai diritto sulla base della tua situazione! 

 

Fonte: www.patronato.acli.it 

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Attualmente l’importo mensile della pensione minima è di € 563,74; gli aumenti si articoleranno in due fasce: sotto o sopra il 75 anni d’età.

Nella prima fascia l’incremento vede l’1,5% nel 2023 e il 2,7% nel 2024. Per chi compie (o ha compiuto) quest’anno 75 anni vedrà la pensione aumentata del 6,4% e del 2,7% nel 2024.

Per tutti è previsto il pagamento degli arretrati dal 1° gennaio 2023 e gli adeguamenti ISTAT (inflazione) come da normativa vigente.

Per una corretta valutazione di quanto “aspettarsi” nel cedolino pensione è importante il supporto dei servizi ACLI.

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“Ci sono 169,5 anziani con più di 65 anni ogni 100 bambini e si stima che nel 2031 saranno oltre 200. In Veneto gli over 65 sono il 22,9 per cento della popolazione e nel Vicentino sono quasi 190 mila, corrispondenti al 22 per cento della popolazione. Ma ciò che più fa riflettere è che sei persone su dieci vivono da sole, con tutte le conseguenze che ne derivano per la quotidianità. Si vive bene fino a 75 anni, ma dopo si presentano una o più malattie e le condizioni di salute tendono nel tempo a peggiorare”.

Con queste parole il responsabile provinciale Fap Acli alle Politiche Sociosanitarie, Renzo Grison, è intervenuto ieri pomeriggio in occasione del primo incontro, svoltosi nella sede provinciale Acli di Vicenza, del ciclo seminariale “Per una comunità a misura di anziani” promosso dall’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza. Sul tema: “È possibile un paese a misura di anziani? Le proposte della Fap Acli di Vicenza” ha portato la propria esperienza sul campo il vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del Comune di Schio, Cristina Marigo.

“Schio è ricca di realtà associative, ma non solo, che sanno intercettare i bisogni e tradurli in progetti concreti, anche con la partnership delle istituzioni. E questa è una grande forza – ha spiegato il vicesindaco Marigo – perché il lavoro in team del privato-sociale consente di accedere a finanziamenti dai quali i singoli sarebbero esclusi. Ed il cittadino è sempre al centro di questi percorsi”.

Con il comune di Schio anche le ACLI di Vicenza aps si sono messe in gioco, attraverso le risorse del 5 per mille dell’Irpef, per sostenere un progetto dalla forte connotazione sociale. “Il parco inclusivo, realizzato anche con l’importante sostegno delle ACLI di Vicenza aps – ha aggiunto il vicesindaco Marigo – è un esempio lampante di come sia possibile lavorare insieme per l’integrazione. Si tratta, infatti, di un parco completamente accessibile, il cui obiettivo principale è che si attivi una contaminazione naturale tra giovani ed anziani e tra bambini e disabili”.

Al centro dell’azione del Comune di Schio il Sociale. “Importante il nostro impegno sul fronte delle persone fragili. Nel 2022 abbiamo supportato con oltre 8600 ore di assistenza domiciliare le persone che ne hanno fatta richiesta. Un servizio – ha aggiunto il vicesindaco Marigo – che viene fornito senza liste d’attesa. E per gli anziani ancora autosufficienti abbiamo ricavato, grazie a due complessi ristrutturati, degli appartamenti “protetti” che, grazie ai servizi dell’Ipab La Casa, possono contare su servizi di supporto costanti, per poter vivere in autonomia, ma al tempo stesso con la certezza di poter contare su personale sempre presente e pronto a dare le giuste risposte”.

Sempre sul fronte del sostegno alle persone parzialmente autosufficienti, è attivo a Schio il servizio di consegna pasti a domicilio. “Nel 2022 abbiamo consegnato oltre 35 mila pasti a 219 persone che ne hanno fatta richiesta. Pasti che vengono consegnati attraverso degli Oss, in grado di osservare le condizioni degli utenti e segnalare eventuali problematiche, così da consentirci di intervenire prontamente. Dal punto di vista delle Sanità territoriale, infine, il comune di Schio è dotato di tre ambulatori infermieristici e due situati in collina, che consentono alla popolazione un accesso rapido ai servizi che non richiedono l’intervento di un medico o del pronto soccorso”.

“Giovani ed anziani sono la faccia della stessa medaglia – ha commentato il segretario provinciale dell’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza, Andrea Luzi – entrambi sono energici e forti, ma le politiche al riguardo sono sempre poche. Gli anziani non vanno considerati come coloro che hanno già ricevuto, a causa dell’insostenibilità del sistema previdenziale, tanto più che svolgono da sempre un ruolo di “ammortizzatori sociali naturali” per le famiglie, sempre pronti a supportare, in termini di tempo, ma anche economici, figli e nipoti. Proprio per ridurre la distanza tra le generazioni, che spesso il digitale divide, la Fap Acli è da tempo impegnata ad emancipare la popolazione anziana rispetto all’uso delle nuove tecnologie, che spesso rappresentano uno scoglio per gli anziani. Così da tempo abbiamo attivato un servizio dedicato all’attivazione dello Spid e, parallelamente, a dei corsi rivolti agli anziani per utilizzarlo”.

A complimentarsi per l’iniziativa anche il presidente delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon: “la nostra Associazione da sempre ha un’attenzione particolare rispetto alle fasce deboli della popolazione, reputando che sia fondamentale garantire a tutti un livello minimo di dignità. Per questo il lavoro che la Fap Acli sta svolgendo nel territorio è importante e va compreso e sostenuto”.

Gli incontri proseguiranno il 25 maggio dalle 17 alle 18.30 sul tema “L’assistenza agli anziani fragili o non autosufficienti. Aspetti critici e prospettive”, con relatori il responsabile provinciale Fap Acli alle Politiche Sociosanitarie, Renzo Grison ed il segretario provinciale dell’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza, Andrea Luzi.

L’ultimo incontro che chiuderà la rassegna è previsto, invece, per l’8 giugno dalle 17 alle 18.30 sul tema “Il sovraccarico assistenziale delle famiglie che si prendono cura degli anziani fragili o non autosufficienti”, con relatori il responsabile provinciale Fap Acli alle Politiche Sociosanitarie, Renzo Grison, Andrea Felline di Acli Service Vicenza Srl e Tiziana Ribic del Patronato Acli di Vicenza.

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“L’assistenza agli anziani fragili o non autosufficienti. Aspetti critici e prospettive” è il tema del secondo incontro del ciclo seminariale “Per una comunità a misura di anziani” promosso dall’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza, che avrà luogo il 25 maggio dalle 17 alle 18.30 nella sede provinciale delle ACLI di Vicenza aps in Via Fermi 197 (ingresso dal 1° piano).

Ad affrontare il quanto mai attuale argomento saranno il responsabile provinciale Fap Acli alle Politiche Sociosanitarie, Renzo Grison ed il segretario provinciale dell’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza, Andrea Luzi.

“L’iniziativa rientra nell’ambito dell’impegno assunto da tempo dall’Associazione – spiega il segretario provinciale dell’Associazione Fap Acli della provincia di Vicenza, Andrea Luzi – per la promozione della cultura dell’invecchiamento attivo ed al contempo per la difesa delle persone anziane fragili, con uno sguardo attento sull’azione delle istituzioni”.

Gli incontri si concluderanno l’8 giugno dalle 17 alle 18.30 con l’incontro sul tema “Il sovraccarico assistenziale delle famiglie che si prendono cura degli anziani fragili o non autosufficienti”, con relatori il responsabile provinciale Fap Acli alle Politiche Sociosanitarie, Renzo Grison, Andrea Felline di Acli Service Vicenza Srl e Tiziana Ribic del Patronato Acli di Vicenza.

“Le tematiche individuate per i tre pomeriggi della rassegna – conclude il segretario Luzi – sono di estrema attualità e vanno nella direzione di una corretta informazione alle famiglie con anziani, avendo ben presente che la popolazione anziana è crescente anche nel nostro territorio e, quando non rappresenta una risorsa per il sostegno delle famiglie, non va assolutamente abbandonata. Ci dobbiamo prendere cura dei nostri anziani nel modo giusto, con la consapevolezza delle opportunità che le istituzioni offrono alle famiglie per lenire le faticose incombenze che questo tipo di assistenza comporta”.

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Al via l’11 maggio 2023 il ciclo seminariale “Per una comunità a misura di anziani” promosso dall’ASSOCIAZIONE FAP ACLI DELLA PROVINCIA DI VICENZA.

Il Segretario provinciale Andrea Luzi sottolinea come con questa iniziativa l’Associazione prosegua il proprio impegno per la promozione della cultura dell’invecchiamento attivo ed al contempo per la difesa delle persone anziane fragili con uno sguardo attento sull’azione delle istituzioni.

Relatori del primo incontro, che si svolgerà a Vicenza l’11 maggio 2023 alle 17, saranno il responsabile provinciale Fap Acli alle Politiche Sociosanitarie Renzo Grison ed il vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del Comune di Schio Cristina Marigo

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Al via la prima iniziativa di turismo sociale 2023.Il Segretario provinciale Fap Acli di Vicenza Andrea Luzi evidenzia come l’ Associazione è impegnata a promuovere socialità ed il diritto alla felicità degli anziani, che si concretizza anche nel valorizzare esperienze di conoscenza della nostra splendida regione e delle sue tradizioni enogastronomiche. Primo appuntamento il 2 giugno a Burano, Murano e Torcello (vedasi programma e note organizzative allegate).

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