Nel caso in cui una persona inabile chieda di essere riconosciuta quale invalida civile, oppure sia già stata riconosciuta e, con il passare del tempo, le condizioni sanitarie si sono aggravate a tal punto da non poter essere in grado di svolgere autonomamente gli atti della vita quotidiana, è possibile chiedere l’accertamento dell’attuale situazione fisica e sanitaria mediante la domanda di invalidità civile o, se già sottoposta in passato a questo riconoscimento, può presentare domanda di aggravamento.
La domanda
Per essere riconosciuti invalidi civili o per chiedere l’aggravamento rispetto ad un precedente accertamento, bisogna innanzitutto presentare una domanda all’INPS (non all’ASL) e ti consigliamo di presentarla, gratuitamente, tramite la sede del Patronato ACLI più vicina a casa tua.
Per fare la domanda è necessario chiedere al proprio medico di base di redigere e trasmettere all’INPS il certificato medico telematico (documento che il medico rilascia su pagamento della parcella) e farsene dare copia da consegnare agli Operatori del Patronato ACLI.
Attenzione, l’invio del certificato all’INPS da parte del medico non è la domanda di invalidità civile: su questo alcune persone si confondono… la domanda dell’invalidità civile deve essere presentata successivamente ed entro, al massimo 90 giorni, dalla data del certificato medico, altrimenti sarà necessario chiedere un nuovo certificato (è un certificato a pagamento).
Presentata la domanda, verrai convocato presso la Commissione Medico Legale per l’accertamento dell’invalidità civile della tua ASL: la convocazione ha tempistiche diverse a seconda dell’ASL e, spesso, i tempi sono lunghi.
Dopo la visita presso l’ASL riceverai il verbale che riporta quanto accertato dalla Commissione Medica: è un documento importantissimo e, sulla base dei dati presenti, potrai capire quali sono le prestazioni alle quali hai diritto… anche per questa “lettura” non sempre facile, ti consigliamo di rivolgerti agli operatori del Patronato ACLI.
Se è stata riconosciuta la percentuale del 100% con la seguente dicitura “impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età” allora ci sono le condizioni per il diritto all’indennità di accompagnamento pari a 525,17 euro senza alcun limite di reddito.
Attenzione!! L’indennità è erogata se il richiedente non è ricoverato in strutture con pagamento della retta a totale carico dello Stato (o di Ente pubblico). In questi casi, seppur riconosciuta, l’indennità viene sospesa e non pagata.
Assistenza e consulenza personalizzata
Naturalmente, per districarsi in questo “mondo” delle invalidità, le sedi del Patronato ACLI sono a tua disposizione per un’assistenza e consulenza personalizzata, al fine di poter richiedere le prestazioni alle quali hai diritto sulla base della tua situazione.
Prenota il tuo appuntamento ti aspettiamo!
Raffaele De Leo - fonte www.patronato.acli.it