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Lunedì, 20 Gennaio 2025 07:53

Riforma Disabilità 2025: al via le nuove regole in nove province

Dal 1° gennaio 2025, in nove province italiane, Trieste, Brescia, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari, è iniziata la sperimentazione della Riforma della Disabilità. Questa riforma, che a partire dal 1/01/2026 sarà poi estesa a tutto il territorio nazionale, introduce nuovi criteri e modalità di accertamento della disabilità (con previsione di una “valutazione di base” unitaria affidata all’INPS) che comportano immediati cambiamenti per le persone e le famiglie che devono presentare una nuova domanda di riconoscimento dell’invalidità civile o indennità di accompagnamento. Precisiamo da subito che le domande presentate prima del 31 dicembre 2024 seguiranno la normativa precedente fino alla loro conclusione.

Una delle novità introdotte dal Decreto Legislativo 3 maggio 2024 n.62 riguarda la nuova modalità per l’avvio del procedimento valutativo. La tradizionale domanda amministrativa non sarà più necessaria e sarà sostituita dall’invio del certificato medico introduttivo. La nuova procedura prevede infatti che l’accertamento della disabilità inizi con la trasmissione in via telematica all’INPS del “nuovo certificato introduttivo” da parte di un medico certificatore. L’invio del “nuovo certificato medico introduttivo” determinerà la decorrenza della prestazione assistenziale a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio del certificato stesso.

Dal 1° gennaio 2025, i certificati medici redatti nel 2024 e non ancora inviati a corredo della domanda, non saranno più validi e dovranno essere sostituiti dal “nuovo certificato medico introduttivo”.

Per la tutela dei diritti, è indispensabile consegnare tempestivamente una copia del certificato medico introduttivo al Patronato. In questo modo, il cittadino sarà adeguatamente assistito dal Patronato Acli durante l’intero procedimento e sarà possibile, da subito, comunicare all’INPS tutti i dati socioeconomici necessari per ottenere rapidamente la prestazione assistenziale spettante.

Al medico per trasmettere il certificato, al Patronato Acli per la tutela dei diritti.

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