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Lunedì, 02 Maggio 2022 06:48

Nuovi orizzonti per la Fap Acli: da protagonisti sul territorio per ridurre le disuguaglianze

Il giorno 28 aprile 2022 si è svolto a Vicenza il V Congresso provinciale della Federazione anziani e pensionati delle Acli vicentine; i convegnisti hanno approvato una mozione con gli impegni per i prossimi quattro anni di attività associativa.

Un accorato appello per la Pace, la necessità di attuare politiche efficaci per ridurre le diseguaglianze che si sono acuite in questi anni, riconoscere il ruolo degli anziani come autentica risorsa sociale ed etica, fare un patto tra generazioni a fondamento di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente

 Gli associati alla Fap Acli riuniti in occasione del V Congresso provinciale di Vicenza, udita la relazione del Segretario Provinciale sul tema la  “Nuovi orizzonti per la Fap Acli: da protagonisti sul territorio per ridurre le disuguaglianze”, la approvano ed evidenziano i seguenti contenuti della stessa ed altri emersi dal dibattito:

 Il Congresso esprime grande preoccupazione per l'escalation militare che sta assumendo la guerra in Ucraina, per la pervicace volontà russa di proseguire nella ingiustificata e tragica aggressione dell’Ucraina, uno stato indipendente e democratico e rivolge un accorato appello ai governanti dei Paesi occidentali Europei, degli Stati Uniti e alla Cina perché si ricerchi con instancabile e convinta determinazione e volontà una rapida soluzione diplomatica al conflitto.

La crisi geopolitica a livello internazionale sta provocando un forte incremento del costo delle materie prime, a cominciare dal gas, utilizzato anche come arma di ricatto dalla Russia contro i Paesi europei, Italia compresa, che solidarizzano anche militarmente con l'Ucraina. Questo aggrava la già pesante crisi economica conseguente alle bancarotte finanziarie del 2008 e alla pandemia da Covid-19, in cui gli anziani in particolare hanno pagato un prezzo sanitario e sociale altissimo. La pandemia sta avendo ancora notevoli ricadute economiche con la chiusura di milioni di imprese in tutto il mondo, migliaia in Italia, la cancellazione di posti di lavoro, l'aumento ovunque e soprattutto in Italia di povertà individuali e famigliari e con l'aumento di disuguaglianze economiche e sociali già esistenti.  Il Congresso ha messo in evidenza come l’Italia sia attraversata da disuguaglianze di ricchezza e di reddito che si intrecciano ad altre, di accesso alla salute, a un’istruzione di qualità, a una abitazione adeguata e con altre gravi precarietà, come quelle relative alle condizioni del lavoro. Le famiglie con figli minori, le donne, i lavoratori specie se precari o con basse qualifiche e gli impiegati in mansioni e settori con un più difficile ricorso allo smart working, gli anziani soli, i disabili, gli stranieri e i senza dimora, rappresentano i target di popolazione che sono stati messi più duramente alla prova. Particolarmente allarmante è l’aumento degli inattivi, specie tra i giovani con l’elevata percentuale di “Neet”, che non studiano, non lavorano e non seguono alcun percorso di formazione.

 

Il Congresso intende sottolineare che in questa fase particolarmente critica della vita del nostro Paese, gli anziani continuano comunque a rappresentare una risorsa sociale ed etica, un importante volano per lo sviluppo e la crescita dell’intera società. Gran parte della popolazione anziana svolge un ruolo sociale attivo continuando a lavorare o impegnandosi in iniziative di solidarietà intrafamiliare, prendendosi cura di nipoti e congiunti e aiutando anche economicamente i famigliari, oppure nel volontariato sociale organizzato.  Nonostante ciò, il capitale sociale dell’anziano e l’anzianità in termini di risorsa per la collettività sono scarsamente riconosciuti, per cui questa pandemia, che sta accentuando molte disuguaglianze a livello sociale ed economico, rischia anche di creare nuove tensioni tra vecchie e giovani generazioni, favorendo nelle prime rischi di isolamento e deresponsabilizzazione sociale e accentuando atteggiamenti di rivalsa nei giovani.

Il Congresso prende atto che la generazione degli attuali over-65 rappresenta una fascia anagrafica particolarmente fortunata, per aver vissuto in un lungo periodo di convivenza e di pace a livello europeo e per le straordinarie opportunità di crescita economica e sociale con ampie possibilità nello studio e sul lavoro e potendo contare su un welfare sociosanitario particolarmente favorevole. E' doveroso pertanto interrogarsi, se siamo stati all’altezza anche delle responsabilità che tale condizione fortunata ci aveva caricato, nei confronti delle generazioni future. Lasciamo infatti una eredità difficile: uno sfruttamento e un depauperamento delle risorse ambientali come mai si era visto prima, povertà e disuguaglianze sociali crescenti, un welfare incapace di proteggere tutti e in modo uguale. Ma soprattutto una generazione di giovani che fanno molta fatica a vedere un futuro.  Anche per questo nuove sfide attendono, in questi anni, la Fap.

 

Nello specifico della propria mission tra i pensionati e gli anziani, la Fap non può avere solo lo scopo di rivendicare diritti sulle pensioni, sul lavoro, sulla salute e assistenza, rivendicazioni che quando ritenute giuste e necessarie, vanno perseguite con determinazione a tutela degli associati e di tutti i pensionati e anziani, ma non esauriscono tutta la nostra mission. Non è pensabile nemmeno una Fap impegnata solo a progettare il tempo libero, i viaggi, gli incontri culturali e conviviali, attività pure molto importanti perché aiutano a rimanere attivi nel fisico e nella mente e coltivare la socializzazione

- Il Congresso ritiene che come le Acli nel 2020  hanno festeggiato il 75esimo della loro fondazione prefigurando il proprio contributo per il futuro del Paese, così anche la Fap, deve porre al centro della sua mission, il suo impegno a costruire “futuro”, non solo per i propri associati e non solo  per i pensionati e gli anziani ma anche e soprattutto per le nuove generazioni; collaborare alla costruzione di un patto intergenerazionale per sbloccare le potenzialità di una generazione povera e disillusa e priva di futuro. Un patto tra tutte le componenti anagrafiche, quella giovanile, degli adulti e degli, anziani, perché anche le nuove generazioni siano co-protagoniste delle grandi transizioni che stiamo attraversando. Può essere questo anche un elemento identitario che differenzia la Fap Acli dalle altre organizzazioni di rappresentanza degli anziani e pensionati.

- Un secondo impegno per la Fap è una azione senza tentennamenti né ripensamenti per l'ambiente e per uno sviluppo sostenibile, Siamo consapevoli che le scelte necessarie sono impegnative e spesso impopolari e che andranno ad incidere su abitudini di vita e consumi consolidati delle persone. La Fap può dare un contributo fondamentale per costruire consapevolezza e consenso attorno a decisioni e scelte impegnative.

- Un terzo impegno riguarda la riforma del welfare, partecipando attivamente alla nuova stagione di confronto e di mobilitazione su questo tema in atto nel nostro Paese e aperta anche dalle Acli.  È necessario ritornare a dare centralità alle politiche di welfare, per troppi anni assimilate ad una pesante zavorra, scarsamente sostenibile all’interno delle politiche e della cultura del nostro Paese.

Il Congresso impegna la Fap a operare per “una vita longeva, in buona salute e per la presa in carico e la cura degli anziani non autosufficienti e dei malati anche critici, in modo adeguato e dignitoso. È importante promuovere l'educazione ad una alimentazione salutare, al movimento e all'attività fisica, alla buona autogestione delle malattie croniche, alla corretta assunzione dei farmaci e alla socializzazione. È poi centrale il rafforzamento e il rilancio della sanità pubblica che ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e insufficienza soprattutto in occasione della pandemia.

Va attuata una attenta vigilanza a livello regionale e locale, affinché i fondi, previsti nel Pnrr per la Missione 6 “Salute”, siano utilizzati effettivamente per garantire facilità, tempestività ed equità di accesso agli accertamenti e alle cure, negli ospedali e nelle istituende Case della Comunità e per rafforzare l'assistenza extraospedaliera, residenziale e domiciliare sociosanitaria. La nostra opzione preferenziale è che si debba fare ogni sforzo perché i malati critici e gli anziani non autosufficienti, siano curati e assistiti il più possibile al proprio domicilio con risorse sanitarie ed assistenziali e supporto alle famiglie adeguati.

Il diffondersi delle tecnologie digitali ed informatiche in tutti gli aspetti e ambiti della vita quotidiana, che hanno già cambiato molto le vite di tutti e in particolare degli anziani e le cambieranno ancora, impegna la Fap   a favorire l'approccio, le conoscenze, l'addestramento e l'utilizzo delle tecnologie informatiche, in particolare da parte di chi è in una condizione di maggior fragilità, affinché queste non rappresentino nuovi condizionamenti o limitazioni, ma una nuova opportunità di miglioramento della qualità della vita.

 Il Congresso della Fap, infine, prende atto con soddisfazione dei persistenti grandi risultati finora raggiunti in termini di adesione e fidelizzazione degli associati, grazie anche alla collaborazione e sinergia intrasistemiche acliste in particolare con il Patronato e il CAF Acli provinciali e auspica che si prosegua su questa strada nell'interesse prioritario degli associati alla Fap e di quanti si rivolgono con fiducia agli uffici dei Servizi delle Acli.

 

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