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Mercoledì, 27 Aprile 2022 06:28

28 aprile 2022, Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Le denunce di infortunio sul lavoro acquisite dall’Inail nel primo bimestre del 2022 sono state 121.994 (+47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021), 114 delle quali con esito mortale (+9,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 8.080 (+3,6%). È ciò che emerge dall’ultimo report mensile dello scorso marzo dell’Istituto.
“Se il trend fosse confermato – ha dichiarato il Presidente del Patronato Acli, Paolo Ricotti - anche nei prossimi mesi ci troveremmo davanti ad una situazione di estrema gravità e complessità, per la quale anche le politiche di prevenzione fin qui adottate evidenziano la propria inefficacia a contenere il fenomeno degli infortuni e delle tecnopatie nel nostro paese”.
Le cause sono sicuramente molteplici ed anche conseguenza della riapertura totale delle attività, a partire da quelle produttive, ma probabilmente con condizioni differenti rispetto al pre-pandemia.
“Ciò che preoccupa ancor di più – commenta il presidente delle ACLI di Vicenza aps – è che i numeri reali, come da sempre accade, sono più alti, a causa delle mancate segnalazioni. L’assenza delle denunce e segnalazioni diventa una mancata tutela dei diritti. Lo ribadiamo: la tutela della salute nell’ambito del lavoro è un diritto che va esercitato senza alcuna remora”.
I dati Inail non sono solo numeri, ma persone e famiglie coinvolte, che impongono scelte ed azioni concrete, perché ogni evento rappresenta una sconfitta per l’intera società. “Occorre strutturare in modo organico e costante il coinvolgimento di tutta la rete di soggetti possibili – aggiunge il presidente Cavedon – per la diffusione costante dei principi della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di raggiungere una maggior consapevolezza, sia tra i datori di lavoro che tra i lavoratori: la sicurezza di tutti è responsabilità di ognuno”.
La proposta del Patronato Acli è quella di creare una nuova cultura della prevenzione, che deve accompagnare le aziende in un percorso virtuoso anche con incentivi economici in particolar modo verso quelle imprese che investono in sicurezza. L’investimento nel processo di sicurezza significa anche maggiore produttività aziendale, mentre il fenomeno degli infortuni e delle malattie sul lavoro comporta un costo diretto ed indiretto per la società e di ostacolo alla crescita del Pil.
La forza di una ricorrenza può dare vita ad un’azione collettiva per far crescere una maggior consapevolezza per un cambio di passo, ecco perché il Patronato Acli coglie l’occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, in programma domani, per lanciare un‘azione diffusa di sensibilizzazione verso la cultura della cura sul lavoro.

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