Quali sono le prestazioni di invalidità civile? A cosa si ha diritto in base alle percentuali del proprio stato invalidante accertate con la visita medica della Commissione medico-legale dell’Asl? Il Patronato Acli è il migliore navigatore per guidarti ed aiutarti nelle cose da fare.
Invalidità civile, come richiederla
Per essere riconosciuti invalidi civili bisogna innanzitutto presentare una domanda all’Inps (non all’Asl). Ti consigliamo di presentarla, gratuitamente, tramite la sede del Patronato Acli più vicina a casa tua.
Per fare la domanda è necessario chiedere al proprio medico di base di redigere e trasmettere all’Inps il certificato medico telematico (documento che il medico rilascia su pagamento della parcella) e farsene dare copia.
Attenzione: l’invio del certificato all’Inps da parte del medico non è la domanda di invalidità civile: la domanda dell’invalidità civile deve essere presentata successivamente ed entro massimo 60 giorni dalla data del certificato medico, altrimenti sarà necessario chiedere un nuovo certificato (ricordati che è a pagamento!).
Presentata la domanda, verrai convocato presso la Commissione Medico Legale per l’accertamento dell’invalidità civile della tua Asl: la convocazione ha tempistiche diverse a seconda dell’Asl e, spesso, i tempi sono molto lunghi.
Invalidità civile, il verbale di accertamento
Il verbale che riceverai dopo la visita è un documento importantissimo e, sulla base dei dati presenti, potrai capire quali sono le prestazioni alle quali hai diritto… anche per questa “lettura” non sempre facile, ti consigliamo di rivolgerti agli operatori del Patronato Acli.
Le informazioni più importanti, oltre naturalmente alla diagnosi della propria situazione, sono:
- La valutazione della Commissione Medico Legale: “non invalido”, “invalido parziale”, “invalido totale” e l’indicazione della percentuale dello stato invalidante. Sulla base della percentuale riconosciuta si ha accesso a diverse prestazioni;
- La data di decorrenza del riconoscimento dello stato di invalido;
- L’indicazione dell’eventuale revisione del proprio stato con il mese e l’anno nel quale verrai sottoposto ad un nuovo accertamento sanitario.
Percentuale invalidità civile e prestazioni assistenziali
Sulla base della percentuale accertata dalla Commissione Medico Legale dell’Asl, l’invalido civile ha accesso a diversi benefici e/o prestazioni. Fino al 33 % non è previsto nessun beneficio.
- Dal 34%, diritto alla fornitura gratuita di protesi ed ausili coerenti con le patologie esposte nel verbale al campo “diagnosi”;
- Dal 46%, accesso all’iscrizione alla lista per il collocamento obbligatorio dalla quale devono attingere i datori di lavoro, pubblici e privati, con più di 15 dipendenti, per adempiere all’obbligo di assunzione degli invalidi;
- Dal 51%, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere annualmente un congedo straordinario retribuito per cure per trenta giorni, anche non consecutivi, su richiesta del medico curante ed autorizzazione dell’Asl;
- Dal 67%, esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, di diagnostica strumentale e di laboratorio; agevolazioni per tessera trasporto pubblico locale; priorità nelle graduatorie per le case popolari; riduzione canone telefonico ed esenzione della reperibilità per le visite fiscali;
- Dal 74%, diritto all’assegno erogato dall’Inps di 287,09 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 4.931,29 euro (valori 2021) per disoccupati. A 67 anni l’assegno si trasforma in assegno sociale. Solo fino al 31/12/2021, possibilità di richiedere l’APE Sociale, sussidio che accompagna fino al pensionamento anticipato o di vecchiaia. È necessario far valere almeno 30 anni di contributi e 63 anni di età;
- Dal 75%, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità pari a due mesi per ogni anno, fino ad un massimo di 60 mesi, durante il quale si è nella condizione di invalido civile al 75 %;
- 100%, diritto alla pensione di inabilità erogato dall’Inps di 287,09 euro mensili in presenza di redditi personali inferiori a 16.982,49 euro (valori 2021). A 67 anni la pensione si trasforma in assegno sociale. La pensione di inabilità viene aumentata a massimo 652,02 euro mensili In presenza di redditi personali inferiori a 8.476,26 euro o cumulati con quelli del coniuge inferiori a 14.459,90;
- 100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita propri dell’età, diritto all’indennità di accompagnamento pari a 522,10 euro senza alcun limite di reddito, a condizione di non essere ricoverato in istituto con pagamento della retta a totale carico dello Stato (o di Ente pubblico).
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Gli operatori del Patronato Acli sono a tua disposizione per un’assistenza e consulenza personalizzata, al fine di poter richiedere le prestazioni alle quali hai diritto sulla base della tua situazione: Prenota il tuo appuntamento oppure trova la sede a te più vicina, ti aspettiamo!
Raffaele Di Leo