Nonostante una parte della politica italiana continui a negare l’esistenza di un pericoloso ritorno a un’epoca buia, gli episodi di intolleranza, razzismo ed antisemitismo continuano a susseguirsi. Negli ultimi giorni abbiamo parlato del caso di via Casale a Torino, di Mondovì e Rezzato e, all’indomani della Giornata della Memoria, il vergognoso cartello affisso sulla bacheca esterna della sede del Partito Democratico di Torrebelvicino.
Le Acli di Vicenza esprimono la propria preoccupazione per gli episodi di intolleranza avvenuti negli scorsi giorni, proprio in occasione della Giornata della Memoria.
“Premesso che tali episodi sono da ritenersi penalmente perseguibili – commenta il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon – preoccupa il silenzio generale ed il mancato sdegno di gran parte della società civile e dei cittadini. Ritenere, come fa probabilmente qualcuno, che siano solo "goliardate", a cui non dare troppa importanza, o che portare avanti iniziative tese a mantenere viva la memoria sia divisivo, può essere il preludio di una comune accettazione e normalizzazione di messaggi che rievocano uno dei periodi più crudeli e disumani della storia europea e mondiale, con il rischio di abbassare la guardia su tematiche quali il razzismo, l'antisemitismo e la democraticità di una società”.
Occorre intervenire su queste palesi devianze, che non rispecchiano l’italianità, ma sono specchio di una minoranza da arginare e condannare pesantemente. “Riteniamo sia importante che ogni cittadino ed ogni Associazione – conclude il presidente Cavedon – si impegnino a trasmettere modelli di vita basati sul rispetto delle persone e delle leggi di uno Stato. Dal canto nostro, come Acli, continueremo a proporre momenti di formazione e di partecipazione su temi legati alla pace, agli stili di vita ed al rispetto altrui, come il messaggio evangelico ci insegna”.
Mercoledì, 29 Gennaio 2020 11:22