“Diciamo basta alla violenza, alle guerre, alle ingiustizie, alle disuguaglianze, allo sfruttamento, alle discriminazioni, alla corruzione, al razzismo, all’egoismo, alle mafie, al bullismo, alle parole dell’odio”. Con questo monito il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon, annuncia la partecipazione, la prossima domenica 7 ottobre, di una nutrita delegazione vicentina alla Marcia della Pace e della Fraternità da Perugia ad Assisi. Un’edizione, purtroppo, che deve fare i conti con la realtà: tragica, cruenta e priva di compassione. Una situazione di crisi globale, dove non si riesce a scorgere aree prive di conflitti, tensioni e preoccupazioni. Papa Francesco ha definito questo momento storico “la terza guerra mondiale combattuta a pezzi”. “È ancora drammaticamente attuale l’auspicio di qualche tempo fa del nostro presidente nazionale – aggiunge Cavedon – che evidenziava come ci sia bisogno di un’Europa fedele all’originario progetto di pace, fratellanza e giustizia sociale. Invece, proprio in Europa si stanno facendo largo idee e politiche pericolose, che accentuano le divisioni, alimentano le paure ed allontanano le soluzioni”. Proprio per contrastare questa situazione, le Acli vicentine prenderanno parte alla marcia con una numerosa delegazione di aclisti e simpatizzanti, guidati dal presidente provinciale Carlo Cavedon. “Condividiamo in modo particolare il motto di questa edizione: “Tu puoi cambiare le cose” - sottolinea Cavedon – convinti che questo appuntamento possa essere un segno concreto per chiudere la porta ad atteggiamenti e fatti che non rendono onore alla civiltà di qualsiasi paese al mondo. Dobbiamo reagire! Un clima di violenza ed intolleranza diffusa ci sta soffocando. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Mercoledì, 03 Ottobre 2018 07:03