• Home
  • Notizie
  • Le ACLI di Vicenza aps sulle prossime elezioni del Parlamento europeo
Lunedì, 03 Giugno 2024 10:12

Le ACLI di Vicenza aps sulle prossime elezioni del Parlamento europeo

“L’Europa non è scontata, ma è necessaria. Lo stesso Regno Unito si sta rendendo conto che errore grave sia stato lasciare l’Ue, sia in termini economici che di visione. È indispensabile, però, che i nostri rappresentanti vicentini a Bruxelles siano autorevoli e dobbiamo esprimere il nostro voto attento e consapevole, con la convinzione che il Parlamento europeo ha un ruolo determinante per la vita di ciascuno di noi e, naturalmente, per il futuro dei nostri figli e dei nostri territori”. Con queste parole il presidente delle ACLI di Vicenza aps, Carlo Cavedon, rivolge ai vicentini un accorato appello al voto.

“L’Unione europea è nata per porre fine ai ricorrenti e sanguinosi conflitti culminati nella Seconda guerra mondiale. Ed oggi come allora è opportuno che continui a perseguire i tre obiettivi che l’hanno generata – prosegue il presidente Cavedon -, quindi pace, lavoro ed equità. Seppur incompleta sotto vari livelli, l’Ue rappresenta l’esempio più avanzato di integrazione economica, sociale e politica che possa permettere agli Stati membri di far fronte ai problemi globali. È un sistema istituzionale che rappresenta interessi diversificati a livello nazionale e sovranazionale, con un processo decisionale ed esecutivo frutto dell’accordo fra le tre istituzioni principali (commissione, consiglio dei ministri e parlamento), spesso lento e soggetto a continue mediazioni e compromessi, processo complesso”.

Negli ultimi anni l’Ue ha assunto delle decisioni che non erano propriamente all’interno dei trattati, in quanto è un soggetto in continua evoluzione. “Chi si candida ad essere espressione di questo organismo, che ci rappresenta – sottolinea il presidente Cavedon –, dovrebbe esprimere chiaramente qual è il suo pensiero rispetto a tanti temi e, soprattutto, dovrebbe assicurare di rappresentare l’Italia a Bruxelles e non candidarsi per far ottenere più voti al proprio partito, pur sapendo che poi resterà a Roma: tale comportamento mina la fiducia dei cittadini verso l’istituzione europea, ma soprattutto tradisce il vero senso della Democrazia”.

Serve un’Unione europea di Stati federati. “Bisogna riformare i trattati e le istituzioni europee – aggiunge il presidente Cavedon – al fine di rendere più efficace l’azione dell’Ue, così da rinsaldare il rapporto tra i cittadini e le grandi diversità di interessi, istanze e territori, con forme più strutturate di partecipazione”.

Vogliamo un’Europa generativa, capace di maggiore coesione, di decisioni inedite ed innovative. “Le sfide che si prospettano sono tante – conclude il presidente Cavedon - dall’evoluzione e trasformazione che la quarta rivoluzione industriale e l’IA porterà, alla trasformazione energetica ed ecologica che rispetti le risorse del pianeta, alla trasformazione sociale dovuta all’invecchiamento della popolazione, che impatterà sempre più sul nostro welfare, al funzionamento delle nostre democrazie e dei modelli di partecipazione ereditati dal XX secolo e messi in crisi dalla disinformazione resa possibile dai nuovi strumenti di comunicazione e dalle nuove forme di nazionalismi illiberali, dalla profonda trasformazione geopolitica nelle relazioni internazionali che riduce l’azione della cooperazione competitiva a favore di conflittualità distruttive”.

Letto 218 volte
Salva
Preferenze utente sui cookie
Utilizziamo i cookie per assicurarti di ottenere la migliore esperienza sul nostro sito web. Se rifiuti l'uso dei cookie, questo sito potrebbe non funzionare come previsto.
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Approfondisci
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accetta
Rifiuta
Unknown
Unknown
Accetta
Rifiuta