Giovedì, 22 Dicembre 2022 13:06

Aumento delle pensioni dal 1 gennaio 2023

Emanato il Decreto Ministeriale che prevede, in via provvisoria, l’aumento delle pensioni dal 1° di gennaio 2023 sulla base delle variazioni Istat (c.d. perequazione automatica). 

La perequazione automatica 

La perequazione automatica è il meccanismo di rivalutazione dell’importo delle pensioni adeguato all’aumento del costo della vita determinato dall’ISTAT. Si applica a tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica.  

Il decreto ministeriale ha fissato gli aumenti dei trattamenti pensionistici nella misura del 7,3 %, valore provvisorio che sarà rivisto alla fine del 2023, a decorrere dal 1° gennaio 2023.  

Bisogna considerare che con la mensilità delle pensioni di settembre e ottobre 2022 sono stati pagati degli acconti della rivalutazione. Facciamo un esempio: per un pensionato con importo mensile lordo inferiore a euro 2.692, l’acconto erogato era pari al 2 %, pertanto a gennaio 2023 riceverà un aumento del 5,3 %. 

I pensionati con importo lordo superiore a euro 2.692 non hanno viceversa ricevuto l’acconto e pertanto a gennaio 2023 avranno l’incremento del 7,3 % con i criteri riportati al paragrafo “Pensioni superiori al minimo”. 

Pensioni minime 2023 

Se da una parte della maggioranza di Governo inizialmente si era sostenuta la linea di aumentare le pensioni minime a 1.000 euro al mese, davanti all’evidente impossibilità di sostenerne il costo, queste pensioni forse potrebbero avere un incremento a meno di 600 euro mensili (più esattamente si parla di 570 euro), rispetto all’importo già definito, dal 1/1/2023, per effetto della perequazione automatica, di 563,73 euro mensili.

Le pensioni integrate al trattamento minimo saranno aumentate da euro 525,38 (importo mensile 2022) a euro 563,73 da gennaio 2023, con un incremento di 38,25 al mese per 13 mensilità. 

Sempre riguardo le pensioni minime si parla di assicurare comunque l’aumento mensile a 600 euro limitatamente agli ultra 75enni o di legare eventuali ulteriori aumenti all’ISEE (ma quest’ultima ipotesi sembrerebbe già accantonata per difficoltà applicative intrinseche).

Pensioni superiori al minimo 

I trattamenti pensionistici non vengono aumentati tutti allo stesso modo. La rivalutazione dipende dalle fasce di reddito relazionate all’importo del trattamento minimo: 

  • 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo; 
  • 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo; 
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo. 

NOVITÀ LEGGE DI BILANCIO (in aggiornamento)

Nel travagliato testo della Legge di Bilancio 2023, oggetto di discussione e di emendamenti da parte delle forze politiche, le possibili novità inerenti gli importi delle pensioni, a prescindere degli aumenti che verranno riconosciuti dal prossimo 1° di gennaio per effetto della perequazione automatica, non sono molte e riguardano le pensioni minime. Bisognerà aspettare l’approvazione definitiva della manovra entro la scadenza del 31 dicembre per avere le certezze.

fonte- www.patronato.acli.it 

Letto 1833 volte
Salva
Preferenze utente sui cookie
Utilizziamo i cookie per assicurarti di ottenere la migliore esperienza sul nostro sito web. Se rifiuti l'uso dei cookie, questo sito potrebbe non funzionare come previsto.
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Approfondisci
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accetta
Rifiuta
Unknown
Unknown
Accetta
Rifiuta