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Martedì 13 giugno 2017 alle 15.30 all’Azienda agricola Albaspina in Via Bettanie n. 11 a Monticello Conte Otto, le Acli e la Fap Acli della provincia di Vicenza, in collaborazione con il Punto Famiglia ed il Coordinamento dei Circoli Acli della Città di Vicenza, organizzano un pomeriggio all’aria aperta, alla scoperta di un’azienda agricola del territorio che ha sviluppato in modo decisamente originale le produzioni bio, con un occhio di riguardo per la qualità dei prodotti ed il benessere animale. A guidare i partecipanti alla visita sarà la titolare dell’azienda, l’imprenditrice agricola Anna Storato.

L'incontro chiude  una ricca stagione formativa di diciotto appuntamenti, svoltisi nella provincia berica da marzo a giugno. "Le Acli e la Fap Acli della provincia di Vicenza, in collaborazione con il Punto Famiglia ed i Circoli Acli - commenta il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon – hanno pensato a questo programma di incontri rivolti ai soci ed alla comunità su temi di interesse generale ispirandosi alle tematiche contenute nella "Laudato si" di Papa Francesco, che opera una riflessione su un'ecologia integrale e, come tale, provocante la coscienza dei popoli ed ogni aspetto del vivere umano".

In particolare, l’appuntamento in questione rientra nell’ambito del “Progetto Enjoy”, ed a Vicenza è stato preceduto da due serate al Centro Parrocchiale di San Pio X, la prima il 10 maggio sul tema "Una sana alimentazione nel bambino per facilitare l’apprendimento scolastico", con relatrice la dott.ssa Patrizia Pesenti, pediatra infantile dell’Ulss 8 Berica ed il secondo il 17 maggio sul tema “Dallo spreco alimentare al consumo responsabile del cibo: un decalogo di vita per il bambino, con relatrice la dr.ssa Angiola Vanzo, direttore del Sian dell’Ulss 8 Berica.

Per informazioni visitare il sito www.aclivicenza.it o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì 8 giugno alle 20.30 in sala Meridiana a Breganze (Piazza Mazzini n. 43) avrà luogo un incontro di approfondimento sulle banche del tempo.

Relatore della serata sarà Paolo Coluccia, dottore in Pedagogia ed osservatore sociale che, partendo da storia ed esperienza esaminerà il tema proposto dal Circolo Acli di Breganze che organizza la serata parte di un percorso per una società più a misura d'uomo.

Quale futuro immaginiamo per Villa Laverda? È il tema dell'incontro organizzato dalle Acli di Breganze con il patrocinio del Comune di Breganze, che avrà luogo lunedì 29 maggio alle 20.30 all'aula magna della Scuola primaria

Sabato 27 maggio alle 10 alla Biblioteca civica di Bassano del Grappa avrà luogo la cerimonia dell'11^ edizione del Premio Don Milani.

Il programma prevede:

- Saluti

• del sindaco di Bassano del Grappa
• del presidente provinciale Acl
• dell’assessore alle Politiche per l’infanzia e giovani di Bassano del Grapp
• del rappresentante delle banche di credito cooperativo della provincia di Vicenz
• del vicario foraneo di Bassano del Grapp
• del segretario della Cisl Scuola di Vicenza

- Ospite d’onore Valeria Milani Comparetti, nipote di don Lorenzo

- Proclamazione dei vincitori e lettura dei testi premiati

- Conclusione con rinfresco

Domenica 28 maggio il Circolo Acli di Breganze organizza un'entusiasmante escursione alla Cima dello Spitz. La partenza è prevista alle ore 8 da Piazza Mazzini a Breganze.

La cima dello Spitz è un bellissimo balcone panoramico che spazia dall'altopiano di Tonezza fino alla parte occidentale degli altipiani di Rotzo, Luserna, Lavarone, al di là della profonda Val d'Astico. Verso ovest il panorama a 360 gradi è interrotto dalla sagoma dei monti Toraro e Campomolon, di poco più alti.

Il percorso è di media difficoltà, alla portata di escursionisti con un minimo di allenamento. Dal centro di Tonezza si prosegue lungo la strada dei Fiorentini fino all'albergo ristorante Edelweiss, in contrà Sella, dove si lascia l'auto. Ci si incammina seguendo per circa 500 metri la strada provinciale fino ad incontrare sulla sinistra una mulattiera con indicazioni Monte Spitz (segnavia n. 537). La si percorre verso Nord tralasciando le strade che la intersecano. Più avanti si passano due vecchie stalle continuando fino al tornate della "pozza del giazzo". Sulla curva parte il "Sentiero dei tronconi", che ricorda l'attività dei boscaioli. Si segue il sentiero fino al Passo della Vena di Sotto e per strada bianca al Passo della Vena di Sopra. Da qui, sulla destra, un sentiero porta in breve in cima allo Spitz di Tonezza (1694 m). Al ritorno si può percorrere la Strada della Vena di Sotto ed al primo tornante che si incontra scendendo, percorrere il vecchio tracciato delle postazioni militari del colle Tarbisa (1343 m).

Per iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o sms 3336870642 entro il 26 maggio. In caso di pioggia l’uscita è sospesa.

Venerdì 26 maggio alle 18 a Palazzo Roberti, in via Jacopo Da Ponte n. 34 a Bassano del Grappa, le Acli di Bassano del Grappa e la Libreria Palazzo Roberti presentano il libro "Don Milani e suo padre. Carezzarsi con le parole. Testimonianze inedite dagli archivi di famiglia", a cura di Valeria Milani Comparetti.

Dialogano con l'autrice: Silvano Bordignon, don Andrea Guglielmi e Giuseppe Petucco

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Durante l’episcopato di Ferdinando Rodolfi (1911-1943), abbiamo avuto una Chiesa vicentina che si è andata riformando ed organizzando dal versante religioso e catechistico, decisa nell’opposizione all’ingerenza fascista, soprattutto nella pretesa di monopolizzare l’educazione della gioventù (basti pensare agli assalti contro le sedi dell’Azione cattolica presente nel 1938 con 7- 2.558 affiliati e l’assalto alla canonica di Sandrigo del 1924).

Il Vescovo si era impegnato nell’azione sociale: c’erano numerosi sacerdoti formati alla scuola della “Rerum Novarum”, che avevano una gran voglia di impegnarsi nel sociale e di combattere il “pericolo socialista”.

Istituì una cattedra di sociologia cristiana affidata a don Giuseppe Arena, l’antica guida del Movimento sociale vicentino, al quale il Vescovo già sul letto di morte (1942) affiderà la direzione del seminario, quasi a saldare la generazione dei preti e dei laici cresciuti nella Chiesa vicentina alla luce della “Rerum Novarum” e nella scuola democratica e civile di don Luigi Sturzo.

Il 7 settembre 1943 entra a Vicenza mons. Carlo Zinato, in condizioni drammatiche per l’Italia e per la Diocesi: Vicenza fu una delle province con più alto tributo di vittime e di distruzioni. Nell’agosto del 1944, muore il Card. Maglione e Pio XII non volle più nominare segretari di Stato: è una scelta precisa del Papa, lavoratore instancabile, ma grande accentratore.

Al posto del segretario di Stato lavorano in sott’ordine due forti personalità, molto diverse per ambiente originario, cultura e temperamento: mons. Montini (sino al 1953 sostituto della Segreteria di Stato) e mons. Tardini (Segretario della Congregazione degli Affari straordinari).

Pio XII rischiava, dopo l’invio di Montini a Milano, di rimanere il grande isolato e si spingeva ad un certo immobilismo, giudicato da alcuni storici sconcertante. A Vicenza, dopo la guerra riprendono gli scout (soppressi nel 1928), il Csi, il Cif, la Federazione attività ricreative; sorgono le diverse unioni professionali: l’Uciim, l’Aimc (maestri), i Medici cattolici, i Farmacisti, i Dirigenti industriali, i Tecnici, gli Artisti, gli Artigiani, i Giornalisti, i Coltivatori diretti, il Ctg, l’Associazione cattolica esercenti cinema, Lonarmo (Assistenza religiosa e morale degli operai), L’Opera diocesana assistenza, (case alpine, al mare, pensionati studenteschi, strutture sportive ricreative, filodrammatiche), con funzioni di supplenza alle carenze del potere politico delle Amministrazioni locali.

Strumento di informazione per la Diocesi era il settimanale uscito il 15 agosto 1945 con il titolo “La Verità”, mutato con il primo numero del 1947 in “La Voce dei Berici”. In questo quadro dobbiamo vedere il sorgere e l’origine delle Acli vicentine. Dobbiamo tornare alla domenica in Albis del 1945 (l’8 aprile), quando ospiti clandestini delle suore della Casa della Provvidenza in Santa Domenica a Vicenza, ancora sotto l’occupazione tedesca, una trentina di giovani si trovò a sentire Ferdinando Storti, dirigente nazionale delle Acli a Roma, su come trasformare “i raggi operai di Azione cattolica” ed il Segretariato per le attività sociali in un’associazione di lavoratori cristiani, con ampia base popolare ed impegno sociale: ciò che a Roma e nel Sud Italia liberato erano appunto le Acli. C’era anche mons. Giuseppe Arena, rettore del Seminario e c’era Mariano Rumor, che per le Acli vicentine sarà figura significativa. Nel frattempo, se a Vicenza si lavorava per la costituzione delle Acli, altrettanto si faceva a Valdagno, grazie all’opera di don Francesco Regretti. Il vescovo Carlo Zinato pubblicò nel numero di settembre del Bollettino della Diocesi un documento in cui raccomandava con calore la nuova Associazione: “le Acli sono composte di lavoratori di ambo i sessi... che sentono l’attraenza del pensiero cristiano e gli riconoscano la capacità di risolvere in modo più equo i problemi del lavoro e di promuovere le più audaci riforme sociali”.