“Vogliamo essere il sindacato degli anziani e dei pensionati del territorio, sempre più vicini alla gente e pronti a cogliere le richieste degli associati per tradurle in proposte concrete, sia dal punto di vista associativo, sia come istanze rivolte alle istituzioni ai diversi livelli”. Con queste parole il confermato segretario provinciale della Fap Acli di Vicenza, Renzo Grison, con una lunga militanza nelle Acli, dove ha ricoperto vari ruoli, nonché quello di presidente provinciale, ha sintetizzato il proprio impegno, in occasione del IV Congresso provinciale di Vicenza, che ha condiviso il tema nazionale: “Fap Acli un sindacato per gli anziani e i pensionati di oggi e domani, solidale, condiviso e partecipato”.
Il contesto sociale. L’invecchiamento della popolazione, con un significativo aumento dell’aspettativa di vita degli italiani, apre a molti anziani nuove opportunità di vita attiva e costituisce una risorsa per la società, offrendo un contributo di energie ed esperienze del quale la società può valersi. “Tale fatto può comportare, nelle fasi più avanzate degli anni – spiega il neoconfermato segretario provinciale della Fap Acli di Vicenza, la prima federazione italiana dei pensionati Acli, con ben 17 mila associati – anche nuovi problemi e difficoltà, come l'insorgenza di una condizione di fragilità, malattie invalidanti, solitudine, isolamento sociale, fino alla totale non autosufficienza. Tutto questo sta ponendo problemi nuovi alla politica ed alla società, che sono in ritardo ed impreparate a gestire questo mondo articolato e diverso di una parte sempre più consistente della popolazione”.
Serve una nuova cultura della prevenzione della non autosufficienza. La Fap Acli di Vicenza intende fornire un significativo contributo di idee e proposte, che favorisca la formazione di una nuova cultura della prevenzione della non autosufficienza dell'anziano, per evitare che diventi dipendente totalmente, nuovi modelli culturali, progettuali e legislativi che difficilmente la politica, senza lo stimolo e l'apporto delle associazioni di rappresentanza e tutela degli anziani sarà in grado di far propri. “Siamo soprattutto preoccupati – aggiunge il segretario Grison – del fatto che, a fronte della drastica riduzione dei posti letto ospedalieri effettuata negli anni scorsi in Veneto, persista una carente o assente attivazione di ospedali di comunità e di residenze sanitarie riabilitative. E dopo la più recente riforma dei servizi sociosanitari territoriali, che porterà ad un risparmio di oltre 90 milioni di euro, la Regione blocca ora l'attivazione delle Medicine di gruppo integrate dei medici di famiglia, che dovevano essere la condizione fondamentale affinché la riforma stessa non fosse fatta sulla pelle dei cittadini, in particolare di quelli affetti da patologie croniche, invalidanti e dei più deboli”.
La povertà, grave emergenza sociale. La povertà colpisce soprattutto i giovani e porta con sé altre conseguenze: dalla povertà scolastica ed educativa, alla difficoltà ad accedere a stili di vita salutari ed anche alle stesse cure mediche. Non meno penalizzati i pensionati, titolari di pensioni appena sopra la soglia di povertà, che nonostante questo rappresentano lo strumento di welfare familiare più efficace. “Temi che hanno da sempre interpellato le Acli – sottolinea il segretario Grison – fortemente impegnate nella gestione di una rete di servizi, con in prima fila il Patronato, a tutela e sostegno dei cittadini e delle fasce di popolazione più deboli ed emarginate. In tal senso è stata determinante l'azione delle Acli nella “Alleanza contro la povertà”, che ha portato all’introduzione del Reddito d’inclusione sociale (Reis). Una riforma necessita di essere completata estendendo la copertura del Reis ed incrementando il contributo economico per raggiungere tutte le famiglie in assoluta povertà, auspicando che chi avrà responsabilità di governo, confermi questo strumento di sostegno sociale”.
Il progetto associativo e sindacale della Fap Acli. “Il recente Congresso provinciale ha dato ulteriore slancio al progetto associativo e sindacale – conclude il segretario Grison – che prevede, tra l’altro, un servizio di front-office e di consulenze, anche telefoniche e/o tramite e-mail, per offrire agli iscritti un accesso prioritario ai servizi previdenziali e fiscali ed un supporto e una tutela nei contatti e rapporti con istituzioni ed enti pubblici o privati. Ma anche la promozione ed organizzazione di attività culturali e formative, di turismo sociale e ricreative. Ha preso avvio, inoltre, un “Osservatorio sociosanitario” dotato di un ufficio di monitoraggio, studio e ricerche delle politiche e degli interventi nazionali, regionali e locali sui temi sociosanitari ed assistenziali nonché un tavolo di ascolto, orientamento e supporto su problematiche sociali, sanitarie, assistenziali ed amministrative, al servizio di anziani, pensionati e famiglie dei nostri territori che si trovino in forte difficoltà e necessità”.
Lunedì, 21 Maggio 2018 09:21