Gli anziani, non un peso, ma la vera locomotiva della nostra società e, il più delle volte, la benzina che consente ai giovani di dare vita ad una famiglia, fungendo da supporto insostituibile, specie nell’accudimento dei nipoti. Questo, in estrema sintesi, il pensiero che la Fap Acli della provincia di Vicenza, la Federazione che rappresenta i pensionati delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, vuole trasmettere in occasione della IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che verrà celebrata domani, domenica 28 luglio.
“Vogliamo sottolineare l’importanza di riconoscere il ruolo fondamentale che le persone anziane rivestono nella nostra società – spiega Andrea Luzi, segretario provinciale della Fap Acli di Vicenza, la prima in Italia per numero di associati - rappresentando l’identità e la memoria della comunità nazionale. Gli anziani, nell’esperienza aclista, infatti, vengono considerati una ricchezza valoriale ed esperienziale unica nel contesto italiano. Già fautori del benessere economico del nostro Paese, sono al fianco dei figli e dei nipoti nel garantire loro un costante sostegno, anche di natura materiale, e contribuiscono alla tenuta della Nazione, in quanto manifestano e soddisfano bisogni in grado di innescare un virtuosismo economico”.
Tutto questo senza tralasciare l’aspetto empatico che è insito nella personalità di chi ha qualche capello bianco in testa. “I nostri nonni, che spesso sarebbe meglio definire degli adulti attivi – prosegue il segretario Luzi - sono in grado di trasmettere alle altre generazioni, specialmente a quelle giovani, ascolto, affetto ed empatia”.
Non sempre, però, l’anziano è in grado di sostenere, di aiutare. Può capitare, infatti, che le situazioni della vita lo portino ad aver bisogno. Da qui deriva il tema della IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani di questa domenica: “Nella vecchiaia non abbandonarmi”. “Un tema che racchiude un messaggio importante, che giunge dritto al cuore – conclude il segretario Luzi – e che deve farci riflettere, in quanto il grado di civiltà di una comunità si misura dall’attenzione alla cura che rivolge agli anziani, specialmente fragili. E, sulla scia di questo, non possiamo non condividere l’appello di Papa Francesco: “…non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie…”. Un messaggio che implica pochi semplici gesti che possono tradursi in concreta felicità per chi li riceve”.