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Articoli filtrati per data: Luglio 2024

Gli anziani, non un peso, ma la vera locomotiva della nostra società e, il più delle volte, la benzina che consente ai giovani di dare vita ad una famiglia, fungendo da supporto insostituibile, specie nell’accudimento dei nipoti. Questo, in estrema sintesi, il pensiero che la Fap Acli della provincia di Vicenza, la Federazione che rappresenta i pensionati delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, vuole trasmettere in occasione della IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che verrà celebrata domani, domenica 28 luglio.

“Vogliamo sottolineare l’importanza di riconoscere il ruolo fondamentale che le persone anziane rivestono nella nostra società – spiega Andrea Luzi, segretario provinciale della Fap Acli di Vicenza, la prima in Italia per numero di associati - rappresentando l’identità e la memoria della comunità nazionale. Gli anziani, nell’esperienza aclista, infatti, vengono considerati una ricchezza valoriale ed esperienziale unica nel contesto italiano. Già fautori del benessere economico del nostro Paese, sono al fianco dei figli e dei nipoti nel garantire loro un costante sostegno, anche di natura materiale, e contribuiscono alla tenuta della Nazione, in quanto manifestano e soddisfano bisogni in grado di innescare un virtuosismo economico”.

Tutto questo senza tralasciare l’aspetto empatico che è insito nella personalità di chi ha qualche capello bianco in testa. “I nostri nonni, che spesso sarebbe meglio definire degli adulti attivi – prosegue il segretario Luzi - sono in grado di trasmettere alle altre generazioni, specialmente a quelle giovani, ascolto, affetto ed empatia”.

Non sempre, però, l’anziano è in grado di sostenere, di aiutare. Può capitare, infatti, che le situazioni della vita lo portino ad aver bisogno. Da qui deriva il tema della IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani di questa domenica: “Nella vecchiaia non abbandonarmi”. “Un tema che racchiude un messaggio importante, che giunge dritto al cuore – conclude il segretario Luzi – e che deve farci riflettere, in quanto il grado di civiltà di una comunità si misura dall’attenzione alla cura che rivolge agli anziani, specialmente fragili. E, sulla scia di questo, non possiamo non condividere l’appello di Papa Francesco: “…non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie…”. Un messaggio che implica pochi semplici gesti che possono tradursi in concreta felicità per chi li riceve”.

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Con l’avvicinarsi del nuovo mese ci si chiede già quando partirà il pagamento degli assegni pensionistici. Molti pensionati, infatti, aspettano di sapere quando viene pagata la pensione di agosto 2024 e cosa prevede il calendario per il ritiro presso gli uffici di Poste Italiane a seconda dell’iniziale del proprio cognome. 

Il pagamento delle pensioni di agosto 2024 arriverà con il primo giorno bancabile del mese, individuato in giovedì 1° agosto 2024. Mentre chi ritira la pensione in contanti alla Posta potrà recarsi, seguendo il calendario in ordine alfabetico, a partire sempre dal primo agosto.

Il pagamento delle pensioni di agosto 2024 arriverà con il primo giorno bancabile del mese, individuato in giovedì 1° agosto, nel caso di pagamento presso Poste Italiane e presso gli istituti bancari. Ovviamente chi ritira la pensione in contanti alla Posta potrà recarsi, seguendo il calendario in ordine alfabetico, a partire sempre dal primo giorno bancabile del mese.

Ecco, nel dettaglio, il calendario per il pagamento delle pensioni di agosto 2024:

  • dalla A alla C: 1° agosto;
  • dalla D alla K: 2 agosto;
  • dalla L alla P: 3 agosto (solo la mattina);
  • dalla Q alla Z: 5 agosto.

 

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hiusi i giochi per i fondi del bonus psicologo relativi all’anno 2023. L’INPS infatti con il messaggio 2584 dell’11 luglio 2024 ha comunicato il termine dell’istruttoria delle domande relative appunto allo stanziamento dei fondi 2023.

Le graduatorie dei beneficiari (distinte per Regioni e Province di residenza) sono state redatte dando la precedenza ai richiedenti con indicatore ISEE basso, oppure – a parità di ISEE – prediligendo l’ordine cronologico di presentazione della domanda (l’esito si può visionare cliccando “Utilizza il servizio” dalla pagina del sito INPS dedicata al “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia – Bonus psicologo”).

Il contributo massimo riconosciuto sarà di 50 euro per ogni seduta di psicoterapia e verrà erogato fino a concorrenza della somma massima assegnata, parametrata ai valori ISEE, cioè:

  • con ISEE inferiore a 15mila euro, l’importo del contributo, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;
  • con ISEE compreso tra 15mila e i 30mila euro, l’importo del contributo, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;
  • con ISEE superiore a 30mila euro e non superiore a 50mila euro, l’importo del contributo, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.


L’esito delle graduatorie si può visionare cliccando “Utilizza il servizio” dalla pagina del portale INPS dedicata al “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia – Bonus psicologo”. I beneficiari avranno 270 giorni di tempo dalla data di pubblicazione del messaggio (11 luglio appunto) per usufruire del contributo; trascorso tale termine, il codice univoco assegnato al beneficiario verrà automaticamente annullato e il contributo sarà andato perso.

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Hai continuato a lavorare dopo la pensione? Scopri come aumentare il tuo assegno con il supplemento 

Se sei andato in pensione ma hai continuato a lavorare, sai che puoi richiedere il supplemento e aumentare l’importo della tua pensione? Si tratta di un’opportunità che ti permette di valorizzare i contributi versati dopo il pensionamento, ricalcolando la tua pensione in base alla situazione aggiornata. 

Il Patronato Acli ti offre una consulenza personalizzata per valutare la tua situazione e inviare la domanda all’INPS. 

Per ottenere il supplemento, devi fare domanda in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni dalla data del pensionamento. Non è previsto un periodo minimo o massimo di lavoro dopo la pensione, ma è importante sapere che il supplemento non prevede il pagamento di importi arretrati, quindi conviene richiederlo al momento più opportuno. 

Come fare per verificare se hai diritto al supplemento e come richiederlo? Ti basta contattare il Patronato Acli, che ti offre una consulenza personalizzata per valutare la tua situazione e inviare la domanda. Puoi fissare un appuntamento in autonomia, direttamente dal sito web, nella sezione Prenota il tuo Appuntamento, oppure contatta la sede più vicina del Patronato Acli 

Non perdere questa occasione di aumentare la tua pensione con la domanda di supplemento: il Patronato Acli è al tuo fianco per aiutarti a tutelare i tuoi diritti. 

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Con l’approvazione della legge di Bilancio 2024, sono state apportate ulteriori modifiche alla pensione Opzione Donna. Per le lavoratrici che completano i requisiti nel corso dell’anno 2023, la pensione Opzione Donna viene presentata con significative modifiche rispetto all’anno precedente: l’anzianità contributiva richiesta rimane invariata (35 anni di contribuzione), ma l’età anagrafica richiesta viene fissata a 61 anni per tutte le lavoratrici. 

Tuttavia, al fine di compensare l’aumento del requisito anagrafico, è stato introdotto un meccanismo innovativo che prevede una riduzione dell’età di un anno per ogni figlio, con un limite massimo di due anni. 

La platea delle beneficiarie 

Il beneficio per coloro le quali maturano il requisito nell’anno 2023, è riconosciuto solamente a chi si trova in una delle seguenti condizioni:  

  • Prestino assistenza, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, al coniuge o ad un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell’art.3 c.3 L.104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;  
  • Siano riconosciute invalide civili in misura superiore o uguale al 74 per cento;  
  • Siano lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali sia attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Per le lavoratrici in questione il requisito anagrafico viene ridotto a 58 anni a prescindere dal numero di figli.   

Si fa presente che ai fini del diritto alla pensione anticipata “Opzione Donna”, è sufficiente che le condizioni siano soddisfatte alla data di presentazione della domanda di pensione. Non è, pertanto, necessario che tali condizioni perdurino fino alla data di inizio dell’erogazione della prestazione. 

Il trattamento pensionistico ha inizio dopo 12 mesi dalla maturazione del diritto per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome. Non ci sono novità riguardanti il calcolo dell’importo pensionistico: il metodo utilizzato rimane interamente contributivo. 

Una consulenza personalizzata 

Andare in pensione con “Opzione Donna” è una scelta da valutare attentamente, soprattutto per quanto riguarda l’importo del trattamento pensionistico: fare questa scelta senza essere consapevoli di ciò, può comportare problemi nella sfera delle future condizioni economiche personali e della propria famiglia.    

Per questo gli operatori del Patronato ACLI sono a tua disposizione per verificare con attenzione la tua situazione e per tutte le fasi del tuo eventuale pensionamento.   

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Cerchiamo di vivere in ambienti rinfrescati grazie ad alcune idee sostenibili. La sostenibilità è legata a doppio filo alle risorse naturali, proviamo a seguire il mantra “ripensaci, riutilizza e riproponi” per minimizzare il nostro impatto, ma senza esagerare. Ecco alcuni consigli per vincere la medaglia d’oro della sostenibilità. 

  1. Tagliamo i consumi energetici. La calura estiva può mettere a rischio la nostra salute e ridimensionare i nostri consumi energetici non è sempre possibile o saggio; però possiamo:
    • rinfrescarci naturalmente: abbassiamo le saracinesche durante le ore diurne per bloccare i raggi solari; apriamo le finestre di notte quando la temperatura si abbassa; usiamo vestiti di cotone non attillati e mettiamoci un cappello quando usciamo. Ricordiamoci che il sole si riflette sui colori più chiari e viene assorbito dai colori più scuri. Facciamoci ombra con un ombrello anche nei giorni di sole intenso. Preparare da mangiare non significa per forza cucinare o impastare; evitare queste attività nelle ore più calde ci permette di risparmiare e di mantenere più fresca la casa. Andiamo alla ricerca di ombra e di luoghi freschi. Gli edifici pubblici come le biblioteche e i centri commerciali sono disponibili di giorno per chiunque voglia combattere il caldo e l’afa;
    • aumentiamo di poco la temperatura dellaria condizionata: non aspettiamo di avere i brividi per farlo.
  2. Risparmiamo: un occhio di riguardo per i risparmi energetici aiuta anche ad abbassare le bollette.
  • usiamo strumenti ad energia elettrica come grill, taglia erba ed altri attrezzi da giardino o da esterni;
  • conserviamo lenergia: spegniamo i dispositivi elettrici che non sono in uso sia a casa che in ufficio, come le luci, le tv, i computer, le stampanti e le fotocopiatrici;
  • scegliamo quando ricaricare i dispositivi elettrici; evitiamo di usare lavastoviglie e lavatrice nelle ore centrali: usiamo i timer.
  1. Stiamo attenti alle sensazioni di calore e beviamo spesso e un pò alla volta; risparmiare è possibile ma non a scapito della salute:
    • monitoriamo le previsioni del tempo giornaliere;
    • stiamo attenti ai segnali di disidratazione; mangiamo cibi ricchi di acqua come lattuga, cocomeri, meloni e agrumi;
    • occhio alle eruzioni cutanee; macchie rosse o piccoli bitorzoli neri possono bloccare i pori sudoriferi, rendendo più difficile raffreddare la temperatura corporea; stiamo attenti quando lavoriamo all’aperto, ai farmaci e alle malattie cardio circolatorie.
  2. Stare insieme; parrocchie e oratori ci possono aiutare ad ampliare il nostro guardaroba, a rinnovare la nostra cassetta degli attrezzi o provare nuovi cibi:
    • le parrocchie, le biblioteche e le scuole possono essere a disposizione per ospitare mercatini dell’usato e pesche di beneficenza;
    • andiamo a sagre; sono perfette per condividere le eccedenze alimentari e per chi gestisce orti solidali;
    • feste private: trovarsi con amici e vicini per un momento di festa e di giochi aiuta a passare il tempo e a stare bene insieme anche d’
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