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Articoli filtrati per data: Maggio 2024

“Senza sostituto”, si fa per dire. Un’importante novità del 730, introdotta proprio da quest’anno, è la possibilità di presentarlo senza sostituto anche per quei contribuenti che in realtà il sostituto c’è l’hanno eccome. Ricorderete quando questa variazione fu introdotta: fu effettivamente una facilitazione non da poco per quanti, sprovvisti di un datore di lavoro al momento della dichiarazione, poterono comunque allinearsi alle modalità più snelle del 730, con possibilità di rimborso – se dovuto – ben più rapide rispetto ai tempi che avrebbero dovuto attendere con l’ex Unico, da qualche anno ribattezzato Modello REDDITI (per avere assistenza sull'elaborazione del modello è possibile affidarsi ai consulenti di CAF ACLI).

730 senza sostituto: in cosa consiste

Nella stessa modalità, tempo dopo, sono stati poi inclusi anche gli eredi delle persone decedute, anch’essi fino a quel momento vincolati all’unica dichiarazione possibile, il Modello REDDITI appunto. La svolta quindi del 730 senza sostituto, coinvolgendo in buona sostanza una categoria di contribuenti – eredi e non – che per forza di cose, non avendo un datore di lavoro di riferimento, non avrebbero potuto nemmeno contare su un rimborso diretto in busta paga, ha fatto sì che in molti potessero ricevere il credito direttamente dall’Agenzia delle Entrate senza dover aspettare uno se non più anni.

730 senza sostituto: sia per eredi che ex dipendenti

La natura del 730 quale modello “di appartenenza” – se così si può dire – dei lavoratori dipendenti o pensionati non ne è stata comunque scalfita: nel caso degli eredi perché comunque, presentando il modello per conto della persona deceduta, la conditio sine qua non è che il defunto sia stato in vita un soggetto in condizioni reddituali o lavorative tali da poter utilizzare il 730; nel caso invece dei normali contribuenti “senza sostituto” d’imposta è ugualmente richiesto, pur nell’assenza di un sostituto “tenuto a effettuare il conguaglio”, che nell’anno precedente (ad esempio nel 2023, se parliamo di 730/2024) abbiano percepito redditi da lavoro dipendente, pensione oppure alcuni altri redditi assimilati.

730 senza sostituto: qual è la novità del 2024

A queste due categorie, infine, si aggiungono da quest’anno (quindi dai modelli 2024 redditi 23) tutti quei contribuenti che, liberamente, pur essendo a tutti gli effetti lavoratori dipendenti o pensionati provvisti di un regolare sostituto d’imposta facente funzione (azienda, società, ente pensionistico, ecc), ma non volendo che lo stesso effettui le operazioni di conguaglio sulla busta paga, potranno comunque scegliere nel frontespizio l’opzione del modello “senza sostituto” e farsi rimborsare sul conto corrente l’eventuale credito spettante, oppure al contrario pagando tramite F24 il debito della maggiore imposta dovuta.

 

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La pensione di invalidità civile è riconosciuta agli invalidi civili con un’età compresa tra i 18 anni e i 67 anni nei cui confronti sia accertata una totale inabilità lavorativa, ossia una invalidità pari al 100%. Si tratta di un sostegno a carattere assistenziale per il quale è necessario il rispetto di determinati requisiti reddituali. 

I destinatari della pensione d’invalidità

La prestazione è erogabile in favore dei cittadini italiani residenti in Italia; a loro sono equiparati, purché sempre residenti in Italia, i cittadini comunitari e i cittadini extracomunitari legalmente soggiornanti.

Il beneficio può essere richiesto da soggetti che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 67 anni. La prestazione è concessa per 13 mensilità con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’accertamento dell’inabilità, non è reversibile ai superstiti ed è pari, per il 2024, a 333,33 € al mese.

Per richiedere assistenza e consulenza su questa prestazione d’invalidità, prenota subito il tuo appuntamento o trova la nostra sede più vicina.

Il reddito

Per avere diritto alla pensione di invalidità civile gli interessati devono rispettare determinati limiti reddituali. Per l’anno 2024 il limite di reddito annuo da rispettare è pari a 19.461,12 €. Nella determinazione del reddito rilevante sono valutabili i redditi di qualsiasi natura calcolati ai fini Irpef al netto degli oneri deducibili e al lordo delle ritenute fiscali. Non entra quindi nella valutazione del reddito l’importo stesso della prestazione di invalidità, le rendite Inail, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento nonché i redditi assoggettabili ad imposta sostitutiva dell’Irpef. Al riguardo occorre ricordare che anche la casa di abitazione è stata recentemente dispensata dalla valutazione del reddito. La corresponsione dell’assegno avviene sempre in misura piena se è soddisfatto il predetto requisito reddituale. 

La compatibilità con altre prestazioni e con lo svolgimento di attività lavorativa

La pensione di invalidità civile non è incompatibile con le altre prestazioni a carattere previdenziale erogate da forme di previdenza obbligatoria. La prestazione è compatibile con l’indennità di accompagnamento ed è compatibile anche con lo svolgimento di attività lavorativa. 

La trasformazione

La prestazione, come indicato, spetta attualmente sino al compimento di un’età pari a 67 anni. Al compimento della suddetta età la pensione si trasforma automaticamente in assegno sociale.

La tua domanda 

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Martedì, 28 Maggio 2024 06:48

La fine del Mercato Tutelato per luce e gas

L’INTRODUZIONE DELLA LIBERA CONCORRENZA NEL SETTORE PUO’ CREARE OPPORTUNITA’ IMPORTANTI UNA ATTENTA INFORMAZIONE E SCELTE CONSAPEVOLI

 Il percorso di un graduale e progressivo avvio del libero mercato per la fornitura di energia elettrica e di gas è iniziato negli anni scorsi, recependo le direttive europee in materia.

Dal primo di gennaio, per il gas, e dal 1° luglio di quest’anno, per l’energia elettrica, tutti gli utenti sono interessati a scegliere fra le varie proposte dei fornitori che operano nel mercato o accettare tacitamente di transitare tacitamente al Servizio Tutele Graduali.

Su tutte queste dinamiche l’ARERA (Autorità Garante per l’Energia Elettrica e il Gas) svolge un’attività di controllo, di indirizzo e di coordinamento, con una particolare attenzione per i clienti vulnerabili (anziani, disabili, persone con difficoltà economiche) ai quali vengono garantite speciali agevolazioni.

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“La fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e le scelte a disposizione del consumatore” è il tema dell’incontro promosso dal Circolo ACLI Casoni di Mussolente aps e dal Circolo ACLI di Mussolente aps, in collaborazione con le ACLI di Vicenza aps il prossimo martedì 21 maggio alle 20.30 nel Salone dell’Oratorio San Rocco in via Papa Giovanni XXIII, 12 a Casoni di Mussolente (Vi). Relatrice della serata sarà Laura Filon di Acli Service Vicenza srl.

“La recente normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela (o mercato tutelato) – evidenzia l'Ufficio Studi delle ACLI di Vicenza aps - vale a dire quei servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità per l’energia destinati alle famiglie che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. Per questo abbiamo pensato di promuovere degli incontri territoriali, il primo dei quali a Casoni di Mussolente (Vi) per fornire ai cittadini elementi chiari per poter scegliere come procedere”.

Per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela del prezzo è previsto da gennaio 2024. Per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da luglio 2024.

clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite ed aggiornate dall'Autorità. “Ricordiamo che i clienti vulnerabili – conclude l'Ufficio Studi delle ACLI di Vicenza aps – sono i cittadini con un'età superiore ai 75 anni; coloro che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate; coloro che si trovano in gravi condizioni di salute e richiedono l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall'energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni; le persone con disabilità ai sensi della legge 104/92; coloro che si trovano chi si trovano in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi e, infine, chi si trova in un'isola minore non interconnessa”.

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Con l’approvazione della legge di Bilancio 2024, sono state apportate ulteriori modifiche alla pensione Opzione Donna. Per le lavoratrici che completano i requisiti nel corso dell’anno 2023, la pensione Opzione Donna viene presentata con significative modifiche rispetto all’anno precedente: l’anzianità contributiva richiesta rimane invariata (35 anni di contribuzione), ma l’età anagrafica richiesta viene fissata a 61 anni per tutte le lavoratrici. 

Tuttavia, al fine di compensare l’aumento del requisito anagrafico, è stato introdotto un meccanismo innovativo che prevede una riduzione dell’età di un anno per ogni figlio, con un limite massimo di due anni. 

La platea delle beneficiarie 

Il beneficio per coloro le quali maturano il requisito nell’anno 2023, è riconosciuto solamente a chi si trova in una delle seguenti condizioni:  

  • Prestino assistenza, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, al coniuge o ad un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell’art.3 c.3 L.104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;  
  • Siano riconosciute invalide civili in misura superiore o uguale al 74 per cento;  
  • Siano lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali sia attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Per le lavoratrici in questione il requisito anagrafico viene ridotto a 58 anni a prescindere dal numero di figli.   

Si fa presente che ai fini del diritto alla pensione anticipata “Opzione Donna”, è sufficiente che le condizioni siano soddisfatte alla data di presentazione della domanda di pensione. Non è, pertanto, necessario che tali condizioni perdurino fino alla data di inizio dell’erogazione della prestazione. 

Il trattamento pensionistico ha inizio dopo 12 mesi dalla maturazione del diritto per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome. Non ci sono novità riguardanti il calcolo dell’importo pensionistico: il metodo utilizzato rimane interamente contributivo. 

Una consulenza personalizzata 

Andare in pensione con “Opzione Donna” è una scelta da valutare attentamente, soprattutto per quanto riguarda l’importo del trattamento pensionistico: fare questa scelta senza essere consapevoli di ciò, può comportare problemi nella sfera delle future condizioni economiche personali e della propria famiglia.    

Per questo gli operatori del Patronato ACLI sono a tua disposizione per verificare con attenzione la tua situazione e per tutte le fasi del tuo eventuale pensionamento.   

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Lunedì, 13 Maggio 2024 08:54

Welfare Aziendale

LE AZIENDE POSSONO ATTIVARSI PER IL BENESSERE DEI PROPRI DIPENDENTI E DELLE LORO FAMIGLIE, OTTENENDO AGEVOLAZIONI FISCALI

Un modo innovativo e socialmente efficace di fare impresa: erogare beni e servizi a favore del personale inserito nei processi lavorativi (a qualsiasi titolo e livello) e dei famigliari.

Si va dall’ambito dell’istruzione    a quello dei trasporti pubblici, dall’assistenza sanitaria integrativa alla previdenza complementare, dall’istruzione al servizio sostitutivo della mensa, dall’assistenza agli anziani alla cura dei famigliari non autosufficienti.

Tutti gli interventi di welfare aziendale possono essere previsti dai contratti collettivi o dai regolamenti interni, o semplicemente fatti come donazioni liberali del datore di lavoro.

Interessanti le agevolazioni fiscali che l’azienda può riportare a bilancio, mentre per il lavoratore questi beni e servizi rimangono fuori dal proprio reddito ai fini imponibili.

Argomenti

00:09 Introduzione

00:44 Cos'è il Welfare Aziendale

01:34 I principali beneficiari

02:42 I beni e i servizi disponibili

03:31 Alcuni dei vantaggi per lavoratori e imprese

 

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