Articoli filtrati per data: Settembre 2024

Martedì, 20 Novembre 2018 13:34

Camminata con la luna piena a Breganze

Venerdì 23 novembre alle 20, con partenza da piazza Mazzini (sede Acli di Breganze), il locale Circolo Acli organizza una camminata, che si svolgerà con qualsiasi tempo, di 6/7 km tra le colline Breganzesi. Si consiglia un abbigliamento adeguato e di munirsi di pila e giubbetto rinfrangente. L'adesione è gratuita per soci dei gruppi organizzativi, Acli, Agesci, La Ciacola Fiasp, per gli altri è necessaria l'adesione via email (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o sms al 333.6870642 indicando NOME, COGNOME e DATA DI NASCITA dei partecipanti entro le 16 del venerdì precedente, ed alla partenza è richiesta la quota di 50 centesimi ai fini assicurativi

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Mercoledì, 14 Novembre 2018 09:25

70 anni con le Acli di Villaverla

Le Acli di Villaverla, costituite nel 1948, spengono 70 candeline. E per celebrare questo importante anniversario domenica 2 dicembre 2018 hanno organizzato una giornata di festeggiamenti, per ricordare ciò che è stato fatto e porre le basi per l'impegno futuro delle Acli nel territorio.

A celebrare l'importante traguardo, oltre agli attuali soci del Circolo e della Bocciofila, ci saranno gli ex presidenti, i componenti dei direttivi ed i collaboratori che negli anni si sono impegnati nelle diverse attività (gestione del Bar, Patronato Acli ed Acli Service Vicenza).

Programma:
Ore 8.00 Santa messa animata dagli aclisti
Ore 9.00 nell’aula video dell’Oratorio relazioni: “La forza degli ideali, la concretezza dell’impegno: le origini della Acli Vicentine”
Relatore: Gianni Luigi Spagnolo (storico)

“Le sfide di fare le Acli ai giorni di oggi”
Relatore: Carlo Cavedon (presidente provinciale Acli)

Seguirà aperitivo e rinfresco

 

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Giovedì, 08 Novembre 2018 13:33

Stili di vita per una società di pace

Mercoledì 14 novembre 2018 alle ore 20.30 il Circolo Acli di Zugliano, nella Pubblica sala delle riunioni (dietro al Municipio) organizza un incontro/conversazione sul tema "Stili di vita per una società di Pace" con relatore don Maurizio Mazzetto, del Movimento internazionale Pax Christi, che opera per un mondo libero da violenze, ingiustizie, intolleranze e sfruttamenti. La serata rappresenta l'occasione per trarne nuovi stili di vita personali, nuovi comportamenti con le persone che incontriamo e nuovi modi di pensare. Vale a dire, assumere impegni per migliorare la società; cercare prima in noi stessi quello che a volte pretendiamo dagli altri e vincere il virus dell’indifferenza rispetto al male che ci circonda. Essa è la ferita più profonda che una persona possa subire

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Giovedì, 01 Novembre 2018 09:48

Festività di Ognissanti

Si informa che gli uffici del Sistema Acli della provincia di Vicenza, in occasione della Festività di Ognissanti saranno chiusi. La riapertura regolare avverrà da lunedì 5 settembre 2018

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Giordano Parise, direttore Cure Primarie del Distretto 1 Bassano del Grappa dell'Aulss 7 Pedemontana, sarà il protagonista dell’incontro in programma giovedì 15 novembre alle 20.30 nella Casa del Giovane in Piazza Silva a Marano Vicentino. L’incontro rientra nell’ambito della programmazione associativa del Sistema Acli, realizzata dalle Acli vicentine in collaborazione con il Punto Famiglia, Circoli Acli locali, la Fap Acli e l’US Acli provinciali e rappresenta un’opportunità per la cittadinanza. Nel caso specifico, è coinvolto il Circolo Acli di Marano Vicentino, da anni attivo nel territorio, dove promuove iniziative culturali e formative, e l’incontro è stato patrocinato dal Comune di Marano Vicentino

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Il prossimo 14 ottobre sul sagrato di San Pietro il beato Papa Paolo VI, il Papa che contribuì a fondare le Acli, sarà Santo. A pochi giorni da un evento storico, importante per i fedeli e per la Chiesa tutta, è interessante sottolineare aspetti dell’azione e del pensiero di un Papa molto amato, che per primo comprende quanto il tema del lavoro sia centrale nella vita dell’uomo in pieno Novecento e che si impegna in prima persona a favore e a sostegno dei lavoratori.

Questo suo interesse è evidente già prima del pontificato: sin dal periodo in cui guida l’Arcidiocesi Ambrosiana non mancano gli interventi di Giovanni Battista Montini sui temi del lavoro. Segue con grande attenzione, in un dialogo costante con i protagonisti in campo, le grandi questioni della rivoluzione industriale che si sviluppano in molteplici aspetti della società, dialoga con gli industriali e gli artigiani, riservando attenzione e cura sempre maggiore ai lavoratori. Da qui l’appellativo di “Arcivescovo dei lavoratori”, che gli viene dato durante il suo ministero a Milano.

Fin dai primi discorsi, ad esempio alla Magneti Marelli, il 29 gennaio ’55, Montini espone in nuce il progetto di sintonia tra religione e lavoro, approfondito nella Lettera pastorale del 1956, tema che è sempre presente nelle sue riflessioni.

Gli anni in cui Montini vive sono di grandi trasformazioni politico-sociali, sono gli anni dei referendum sul divorzio e sull’aborto, gli anni della lotta armata e dell’uccisione di Aldo Moro: ma al centro del suo pensiero, come sacerdote, arcivescovo, Papa, sarà sempre la grande attenzione ai problemi della persona. Salito al soglio di Pietro, Paolo VI, come aveva fatto nel periodo milanese, interviene spesso sul tema del lavoro e, pur non avendo mai scritto una enciclica a tal proposito, sono numerose le sue visite nelle fabbriche, tra i lavoratori.

Possiamo definirlo dunque “Papa dei lavoratori” e non perde occasione di ricordare che la fede e la vita, la fede e il lavoro, camminano insieme, che la tecnologia non si oppone alla spiritualità, che la fede e la presenza della Chiesa non vogliono mutare l’aspetto e la finalità di un’impresa, nella convinzione che essa è per il progresso e la modernità, che i cristiani sono “persuasi che le conquiste dell’umanità sono segno della grandezza di Dio e frutto di un suo ineffabile disegno. E quanto più cresce la potenza degli uomini, tanto più si allarga la loro responsabilità individuale e collettiva” (Gaudium et Spes, n.34).

In una delle visite in fabbrica, nel suo discorso ai lavoratori dello Stabilimento chimico-farmaceutico LEO di Roma, Paolo VI chiarisce come la Chiesa durante i quattro anni del Concilio Vaticano II abbia studiato e considerato l’intero panorama umano e, in particolare modo, il fenomeno più evidente della società moderna: il lavoro organizzato. Questo passaggio profondo dal lavoro artigianale e agricolo a quello industriale non deve far dimenticare agli uomini che le risposte più profonde – perché si lavora, si ama, si muore – non le può dare la scienza, ma solo il Vangelo.”Così un operaio modello saprà far sorgere dalle sue officine, dalle sue fatiche, dai suoi sudori, dalle sue speranze, un inno a Dio, il creatore e il padre di tutti. L’uomo si domanda perché si lavora, si ama, si muore: la scienza pone interrogativi, non dà risposte. Allora occorre un supplemento di sapienza: Dio che ha detto: io sono il maestro, la via, la verità e la vita”. Ma è forse con gli operai del centro siderurgico di Taranto una delle pagine più significative del suo apostolato: nell’omelia per la messa di Mezzanotte del Natale del 1968, celebrata nella fabbrica, rivolgendosi agli operai, Paolo VI sottolinea non senza sofferenza una difficoltà di comunicazione tra il mondo del lavoro e quello della religione “Noi facciamo fatica a parlarvi. Noi avvertiamo la difficoltà a farci capire da voi. O Noi forse non vi comprendiamo abbastanza? Sta il fatto che il discorso è per Noi abbastanza difficile”.

A livello internazionale, l’occasione per il Papa di esprimere il proprio pensiero sul tema del lavoro è rappresentata dalla partecipazione all’assemblea dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro nel 50° anniversario della sua fondazione.

In quel contesto evidenzia alcune proposte sul tema del lavoro chiedendo la fine della “priorità del lavoro sui lavoratori”, “mai più il lavoro al di sopra dei lavoratori”, denunciando il rischio che il lavoro rimanga ambivalente e citando la parcellizzazione del lavoro nella società industriale, nel quale invece di aiutare l’uomo a diventare più uomo, lo disumanizza. Afferma inoltre che è necessario “far convergere le tre forze che sono all’opera nella dinamica umana del lavoro moderno: gli uomini di governo, gli imprenditori e i lavoratori, che è necessario perseguire la pace sociale attraverso la giustizia sociale, ricordando il motto di uno dei fondatori dell’OIL, Albert Thomas: “ il sociale dovrà vincere l’economico. Dovrà regolarlo e condurlo, per meglio soddisfare alla giustizia”.

Un messaggio attuale e universale, che pone il pensiero di Paolo VI al di là del contesto storico e politico in cui ha vissuto. Parole che risuonano anche oggi, dense di significato per la vita di tutti: lavoratori, politici, imprenditori, uomini di Chiesa.

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Giovedì, 04 Ottobre 2018 12:56

Agricoltura dove vai?

"Agricoltura dove vai?" è il tema dell'incontro organizzato a Breganze all'Oratorio Don Bosco (Via Piave n. 50) sabato 6 ottobre 2018 alle 20.30, da un team di Associazioni, tra cui le Acli di Breganze.

L'esperienza della fattoria sociale "Don Dino Manfrin" tra Biologico, Ogm, Biodinamico Km.0 ... e mercato è l'argomento su cui si confronteranno autorevoli esperti in materia.

All'incontro seguirà una degustazione di prodotti della Fattoria Sociale "don Dino Manfrin" e l'animazione musicale di Luciano Zanonato. L'evento sarà presentato da Nerio Brian.

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione al 349.3546031

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“Diciamo basta alla violenza, alle guerre, alle ingiustizie, alle disuguaglianze, allo sfruttamento, alle discriminazioni, alla corruzione, al razzismo, all’egoismo, alle mafie, al bullismo, alle parole dell’odio”. Con questo monito il presidente provinciale delle Acli di Vicenza, Carlo Cavedon, annuncia la partecipazione, la prossima domenica 7 ottobre, di una nutrita delegazione vicentina alla Marcia della Pace e della Fraternità da Perugia ad Assisi. Un’edizione, purtroppo, che deve fare i conti con la realtà: tragica, cruenta e priva di compassione. Una situazione di crisi globale, dove non si riesce a scorgere aree prive di conflitti, tensioni e preoccupazioni. Papa Francesco ha definito questo momento storico “la terza guerra mondiale combattuta a pezzi”. “È ancora drammaticamente attuale l’auspicio di qualche tempo fa del nostro presidente nazionale – aggiunge Cavedon – che evidenziava come ci sia bisogno di un’Europa fedele all’originario progetto di pace, fratellanza e giustizia sociale. Invece, proprio in Europa si stanno facendo largo idee e politiche pericolose, che accentuano le divisioni, alimentano le paure ed allontanano le soluzioni”. Proprio per contrastare questa situazione, le Acli vicentine prenderanno parte alla marcia con una numerosa delegazione di aclisti e simpatizzanti, guidati dal presidente provinciale Carlo Cavedon. “Condividiamo in modo particolare il motto di questa edizione: “Tu puoi cambiare le cose” - sottolinea Cavedon – convinti che questo appuntamento possa essere un segno concreto per chiudere la porta ad atteggiamenti e fatti che non rendono onore alla civiltà di qualsiasi paese al mondo. Dobbiamo reagire! Un clima di violenza ed intolleranza diffusa ci sta soffocando. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

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Venerdì 5 ottobre 2018 le Acli provinciali e la Fap Acli di Vicenza organizzano una visita ai luoghi della Strafexpedition e di Santa Bakhita. Il programma della giornata prevede la partenza in pullman alle 8 del mattino dalla sede provinciale Acli di Vicenza di via Ernico Fermi, quindi alle 10 la visita all'Ossario del Pasubio, alle 12 la visita al Forte Maso (sopra Sant'Antonio), alle 13 il pranzo nell'adiacente trattoria, alle 16 la visita alla tomba ed al Museo di Santa Bakhita a Schio. Il rientro a Vicenza è previsto per le 19

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Giovedì, 27 Settembre 2018 07:12

Giornata della memoria e dell’accoglienza

Mercoledì 3 ottobre 2018 si terrà a Vicenza un interessante incontro in occasione della Giornata della memoria e dell’accoglienza, per fare memoria insieme e rilanciare l’impegno. Nella Sala dell’arco di Palazzo Opere Sociali (Piazza Duomo 2), dalle 18.00 alle 20.00, diversi ospiti si alterneranno con testimonianze, inquadramenti e approfondimenti geo-politici, racconti di progetti e buone pratiche di accoglienza. La data è la stessa in cui, cinque anni fa, 368 tra bambini, donne e uomini persero la vita in un naufragio al largo di Lampedusa. Alla commemorazione di queste e di troppe altre vittime, si unirà un tempo di approfondimento e sensibilizzazione. 

Il programma dell’incontro:

- La memoria - Ricordando il 3 ottobre 2013, con gli occhi di chi c’era

Testimonianza del dott. Emilio Schirru, medico presente a Lampedusa il 3 ottobre 2013

- Il presente - L’oggi delle migrazioni, tra respingimenti e accoglienza;

Intervento di Irene Piccolo, dott.ssa in diritto internazionale e presidente dell’associazione AMIStaDeS;

- L’accoglienza - Oltre l’approdo, i percorsi di integrazione

Presentazione del progetto Casa Scalabrini 634, con Emanuele Selleri, direttore di Casa Scalabrini di Roma, e Fasasi, artista rifugiato nigeriano. Le sculture di Fasasi

(In viaggio) saranno esposte nell’atrio del salone di Palazzo Opere Sociali.

Per la prima volta da quanto è stata istituita la Giornata della memoria e dell’accoglienza, associazioni e gruppi che si riconoscono nella comune matrice cristiana, animati dalle parole del Vangelo e dalla scelta di solidarietà nell’unica famiglia umana, propongono  alla chiesa vicentina e a tutta la cittadinanza una riflessione su ciò che è stato: perché diventi possibilità di ideazione di percorsi di integrazione, di sperimentazione della possibilità di convivenza interculturale e interreligiosa nelle nostre città. Solo così, la morte di tanti innocenti non sarà stata vana.

 

Associazione Centro Astalli Vicenza

Associazione Presenza Donna

Migrantes (Migrantes)

Caritas diocesana vicentina

Chiesa evangelica metodista di Vicenza

ACLI Vicenza

Unità pastorale Porta Ovest in Vicenza

Comunità di Sant’Egidio

La Voce dei Berici

Centro Culturale San Paolo

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